L'tKW'u r»***CE«r» muiint’VM 17 supremo dell'esercito all'arciduca ereditario in caso di una guerra contro la Serbia. E l'arciduca sospettava che Conrad avesse avuto parte in questa decisione dell'imperatore. « Nella primavera del 1913 — scrive Wickani Steed nelle sue « Memorie » — si era diffusa hi voce che egli fosse seriamente sofferente. Egli si era recato a riposare a Brioni, isola presso Fola, nell'Adriatico, donde io riceveva dei rapporti dettagliati sui suoi accessi di rabbia incoercibile ». Nel maggio di quello stesso anno il professore Ma-sarik affermava che da suoi amici, abitanti presso il castello dell'arciduca a Konopischt, in Boemia, aveva appreso che Francesco Ferdinando era colpito da paralisi generale e che Li malattia era già cosi avanzata che si avevano serie ragioni di dubitare che egli fosse sano di mente. Essi raccontavano che l'arciduca era spesso preso da terrori improvvisi e tirava dei colpi di revolver nei suoi appartamenti. Una domenica mattina aveva dato l'ordine di radunare un gregge di daini in una delle riserve imperiali e ne aveva massacrati circa duecento a colpi di fucile ed aveva finito per uccidere un battitore. In seguito a questa avventura due magnati di Boemia che lo avevano invitato alla caccia del gallo nelle loro riserve avevano sospesa la caccia progettata. L'uomo di affari dell'arciduca chiamato a Konopischt era stato introdotto in una vasta sala senza mobili dove l'arciduca, seduto a terra, giuocava coi propri bambini. Francesco Ferdinando fece segno all'avvocato di sedersi egualmente a terra, e vedendolo esitare, fu preso da una collera folle, lo insultò violentemente e lo cacciò dal castello. Nelle vicinanze di Kono-pi-cht si diceva che parecchi dei domestici dell'arciduca erano in realtà degli infermieri in livrea. S. - il ti Stnimr*.