102 LUCIANO MAGRINI comprendere come in Cabrinovic ed in Princip sorgesse l'idea di rivolgersi a Ciganovic per aver aiuti, armi, istruzioni. Ciganovic, pur approvando pienamente i progetti dei due congiurati, disse che egli aveva bisogno di riflettere prima di consegnare le armi richiestegli. In realtà egli voleva avere prima il consenso del maggiore Voia Tankosic. Anche Tankosic si dichiarò in principio favorevole all'attentato, ma come il Ciganovic, anch'esso chiese il tempo di riflettere : voleva chiedere, più in alto, consigli ed approvazione. I numeri di pasqua dei giornali serbi di quell’aprile 1914 avevano espresso la speranza che anche i fratelli non ancora liberati avrebbero festeggiato ^ fra breve una lieta risurrezione. Parole che dovevano riscaldare i propositi dei congiurati che si credevano predestinati ad essere gli iniziatori di questa liberazione. Proprio a Pasqua Princip trovava un nuovo complice in Trifko Grabez che si dichiarava pronto a prender parte all'at-tentato. Intanto Princip e Cabrinovic avevano avuto parecchi colloqui con Ciganovic sulla questione delle armi e sull'organizzazione del complotto; ma Ciganovic prima di fornire le armi attendeva la decisione di Tankosic: c Tankosic si era rivolto al colonnello Dimitrievic informandolo che due serbi di Bosnia, che si trovavano a Belgrado, avevano chiesto con insistenza a Ciganovic armi e mezzi per compiere un attentato contro l'arciduca Francesco Ferdinando. II colonnello Dimitrievic condivise l'opinione di Tankosic favorevole all'attentato; raccomandò a Tankosic di incoraggiare e di armare i due giovani e di istruirli nell'uso delle armi. Il 24 mag-