Sulla mobilitazione generale russa vi sono due versioni rese pubbliche finora, alle quali si può aggiungere quella del conte Freedericks, ministro di corte dello zar, che le completa. Il generale Dobrorolski racconta che i giorni 25, 26 e 27 furono giornate di tormenta per gli ottimisti. Fra questi si trovava, in prima linea, il ministro degli esteri Sazonof. II 28 luglio, giorno della dichiarazione di guerra deU’Austria-Ungheria alla Serbia, Sazonof abbandonava improvvisamente il suo ottimismo. Era convinto che una guerra generale era inevitabile e sosteneva con Januschevieh la necessità di non ritardare più oltre la mobilitazione dell’esercito russo (invece secondo Paléologue, quello stesso giorno Sazonof gli avrebbe detto che lo stato maggiore si impazientiva e che egli doveva esercitare una grande fatica per trattenerlo). « La sera del 28 luglio — scrive il Dobrorolski — due ukase imperiali erano pronti per la firma dello zar: uno riguardava la mobilitazione generale, l’altro la mobilitazione parziale. Il 29 luglio mattina il generale Januschevic mi consegnò, firmato dall’imperatore, l’ukase sulla mobilitazione generale, ordinandomi di eseguirlo. Secondo questo ukase, il primo giorno della mobilitazione era fissato al 30 luglio. L’ukase doveva essere sottoposto, per essere pubblicato, al Senato. Ma prima