IL COMMETTO 109 paiono più che altro una inabile difesa dei circoli militari serbi e dei membri del comitato direttivo della " Mano nera » e sembrano intessute per diminuire le responsabilità serbe nell’attentato di Seraievo. Lo Stanojevic dice che dopo l’incontro di Francesco Ferdinando con Guglielmo a Konopischt il colonnello Dimitrievic ricevette dallo stato maggiore russo delle informazioni sul carattere di questo colloquio: la Germania avrebbe approvato il progetto di aggressione dell’Austria Ungheria contro la Serbia promettendole tutto il nuo appoggio. Ciò avrebbe convinto il colonnello Dimitrievic che, per evitare la temuta aggressione e la guerra, fosse necessario sopprimere l'arciduca Ferdinando considerato dall'opinione pubblica serba come il più grande nemico dei serbi. In questo momento Tan-kosic lo informava che aveva ricevuto la visita di due giovani bosniaci decisi all'attentato ed il colonnello Dimitrievic avrebbe approfittato subito dell’occasione approvando la decisione dei due congiurati ed incaricando Tankosic di istruirli nell’uso delle armi. Ora, a dimostrare l'inconsistenza di questa narrazione, basti ricordare che l’incontro di Kono-pischt aveva avuto luogo il 13 giugno, mentre gli attentatori erano partiti quindici giorni prima da Belgrado col loro carico di bombe, di rivoltelle e con gli incitamenti e le istruzioni di Tankosic c di Ciganovic. C poiché la decisione del Dimitrievic fu presa prima del 24 maggio, giorno in cui incominciava ¡'istruzione alle armi degli attentatori e nel quale Tankosic riceveva i congiurati ed esprimendo la sua piena approvazione alla loro impresa incaricava Ciganovic di istruirli al tiro a segno, come è