RESIPISCENZA DI CUCLIEI.MO E DEL CANCELLIERE 237 per così dire liquidati ! La canaglia volgare dei bottegai ha tentato di ingannarci con pranzi e discorsi. L'inganno più grossolano risiede nelle parole del re ad Enrico, parole che mi erano destinate: « We shall remain neutral and try to keep out of this as long as possible ». Grey dà una smentita al re, e questi rilievi, indirizzati a Lichnowsky, sono la espressione di una cattiva coscienza e del sentimento che egli ha di averci ingannati.... » Ed il giorno successivo, commentando con una lunga dissertazione un dispaccio giunto da Pietroburgo, nel quale Pourtalès segnalava che Sa-zonof gli aveva dichiarato che non era più possibile ritirare l’ordine di mobilitazione, Guglielmo scriveva, tra l’altro, in un accesso d’ira : « La stupidità e l’inabilità della nostra alleata sono state utilizzate per tenderci un agguato. L’accerchiamento famoso della Germania è stato alla fine realizzato, malgrado tutti gli sforzi fatti dai nostri uomini politici e dai nostri diplomatici per impedirlo. La rete è stata gettata improvvisamente sulla nostra testa e l’Inghilterra riporta il successo più brillante della sua politica mondiale, puramente antitedesca, ma condotta con un'assiduità e contro la quale noi ci siamo mostrati impotenti; per noi che ci dibattiamo isolali nella rete, essa si serve della nostra lealtà di alleati dell'Austria, onde soffocarci politicamente ed economicamente. E’ un colpo magnifico chc merita l'ammirazione persino di quello che ne muore! Edoardo VII è ancora, dopo la sua morte, più forte di me che ì ono vivo !... ». Voleva che fossero messi in luce, senza indugio, gli intrighi inglesi e che fosse strappata la maschera ddl’ipocrisia farisaica inglese della pace. « E i nostri consoli — aggiungeva — «in Turchia ed alle Indie devono infiammare di un