38 ll’CItKO MAf.RIM »¡stito sarebbe stata la Russia, promettendogli il suo appoggio incondizionato come avvenne un anno dopo per la Serbia, ad indurlo a resistere. Occorrerà che le casse di documenti dell'arciduca conservate nell'archivio austriaco di stato, sicno aperte per spiegarci certi contrasti che mal resistono alle obiettive indagini critiche : per darci una esatta comprensione della mentalità dcH'erede del trono nella politica estera dell'impero; per dirci quali veramente furono i temi dei suoi ultimi convegni col Kaiser, quello di Miramar nel manco 1914 e quello di Konopischt nel giugno 1914. Mutevoli, secondo le circostanze, apparivano le direttive dell'arciduca. Il G luise-Hors te uau c» dice che la sua opposizione alla guerra non muoveva da considerazioni filosofiche od umanistiche ina da preoccupazioni famiglia». Conrad aveva attribuito all'intervento della duchessa di Hohenberg se nel 1904) l'arciduca ereditario si era improvvisamente schierato contro la guerra alla Serbia dopo averla approvata. E nel 1913 era avvenuto che dopo aver deprecata la guerra alla Serbia avesse approvato l'invio di un ultimatum a Cettinic! Sperava forse in una localizzazione» della guerra? Era incorso in quello stesso errore in cui dovevano cadere, un anno dopo. Guglielmo e Francesco Giuseppe, quando ritennero la Russia debole ed impreparata? E se le sue decisioni prendevano ispirazioni dai consigli della duchessa di Hohenberg non potevano questi mutare col mutar delle circostanze? Ma se in linea generale, salvo a mutar occorrendo parere nei casi particolari, Francesco Ferdinando dissentiva da Conrad per ciò ebe riguardava una guerra contro la Serbia, era d’accordo con lui per la guerra contro l'Italia. Sa questo terreno i due