162 LUCIANO MAGRINI nell’attuale stato di cose, non era pronta alla guerra e certo avrebbe molto esitato a ricorrere alle armi. Ma essa ecciterebbe le altre potenze della Triplice Intesa contro di noi ed attizzerebbe il fuoco nei Balcani.... Se noi avevamo veramente riconosciuta la necessità di un’azione di guerra contro la Serbia egli (l’imperatore Gugbelmo) si rammaricherebbe che noi lasciassimo passare senza utilizzarlo il momento attuale tanto favorevole per noi ». Si è molto parlato di un Consiglio della Corona che avrebbe avuto luogo a Potsdam il 5 luglio, nel quale Consiglio sarebbe stata decisa la guerra contro la Serbia o persino la guerra europea. In realtà Guglielmo aveva già deciso, da solo, l’atteggiamento della Germania. Niente « Consigli della Corona » e neanche « Consigli di guerra ». In una nota ad un telegramma di Tschirschky del 10 luglio nel quale l’ambasciatore riferiva le lamentele di Berchtold per l’atteggiamento di Tisza che rendeva diffìcile di agire energicamente contro la Serbia, Guglielmo ripeteva le parole di Federico il Grande: « Io sono contrario ai consigli di guerra ed alle deliberazioni perchè è sempre il partito pii! timido che prevale ». E’ assai probabile che, ispirandosi a questo principio, Guglielmo abbia deciso da solo di sostenere, anzi d'incitare, l’Austria ad una guerra contro la Serbia. E non metteva in dubbio che il Cancelliere potesse avere una diversa opinione. Malgrado il suo ottimismo sulla « localizzazione » del conflitto Gugliehuo trovò necessario che la Germania fosse preparata per tutte le eventualità: « Per questa ragione — scrive l'ammiraglio Tirpitz nelle sue Memorie — convocò a Potsdam il cancelliere Bethmann Hollweg, il ministro della guerra