I DUE IMPERATORI PER LA GUERRA ALLA SERBIA 161 siti austriaci di guerra e di spartizione della Serbia. L’imperatore Guglielmo, apprendendo che il conte Szogyény, ambasciatore d’Austria a Berlino, doveva consegnargli una lettera autografa di Frau-cesco Giuseppe, lo invitò a colazione. « Io consegnai a Sua Maestà — riferiva il conte Szogyény a Vienna — la lettera autografa e il memorandum annesso. In mia presenza l’imperatore lesse con la più grande attenzione i due documenti. Dapprima l’imperatore ini assicurò che egli si attendeva un’azione seria da parte nostra verso la Serbia, ma che egli doveva confessare che, in seguito aUY.rp<>sè del nostro augusto sovrano, doveva considerare la possibilità di serie complicazioni europee e che in conseguenza, prima di aver deliberato col cancelliere dell'impero, non voleva darmi alcuna risposta definitiva. « Dopo colazione, poiché io insistevo ancora energicamente sulla gravità della situazione, Sua Maestà mi autorizzò a dichiarare al nostro augusto sovrano che in questo caso noi potremmo contare sull’intero appoggio della Germania. Come me lo aveva già detto, l'imperatore doveva prima sentire il parere del Cancelliere dell'impero, ma non metteva assolutamente in dubbio che Bethraann Hollweg non desse il suo intero assentimento alla sua opinione. E così avverrebbe in particolare per ciò che concerneva la nostra azione contro la Serbia. A suo avviso (quello dell’imperatore) non bisognava differire questa azione. L’atteggiamento della Russia sarebbe stato in ogni caso ostile, ma egli si era preparato da anni ed anche se si doveva giungere ad una guerra tra l’Austria-Ungheria e la Russia noi potevamo essere convinti che la Germania, con la sua abituale fedeltà all’alleanza, sarebbe stata al nostro fianco. Del resto la Russia, 11 • Il dramma di Straieto.