LA MOBILITAZIONE BUSSA 259 tue truppe contro l’Austria-Ungheria mia alleata.... Nei miei tentativi in vista di mantenere la pace del mondo, io sono andato fino agli ultimi limiti possibili. La responsabilità del disastro che minaccia adesso tutto il mondo civile non potrà essermi imputata.... La pace d’Europa può ancora essere mantenuta da te, se la Russia consente ad arrestare le misure militari che potrebbero minacciare la Germania e l’Austria-Ungheria ». Questo telegramma non ha alcuna importanza, perchè è manifesto il suo scopo di servare da documento per il pubblico, onde riversare tutta la responsabilità della guerra sulla Russia. Ma nella confusione di quel giorno è tipico il fatto che esso giunse allo zar dopo che l’ambasciatore di Germania a Pietroburgo aveva consegnato a Sazonof il testo (anzi i testi, perchè confusamente il Pour-talès, che aveva in tasca un testo con due dizioni per l’eventualità di due diverse risposte di Sazonof, lo consegnò, nella confusione del momento, senza accorgersi che accanto ad una dizione ve ne era fra parentesi un’altra), della dichiarazione di guerra della Germania alla Russia. « L’ultimo passo decisivo ed irrevocabile — scrive Sazonof nelle sue « Memorie » — fu fatto dalla Germania il sabato 1 agosto. Il conte Pourtalès, giunto da me alle ore 7 di sera, mi chiese subito se il governo russo era pronto a dare una risposta soddisfacente all’ultimatum presentato il giorno prima dalla Germania. Io risposi negativamente ed aggiunsi che, se la mobilitazione generale non poteva essere sospesa, la Russia era tuttavia disposta a continuare le conversazioni per tentar di giungere in extremis ad una soluzione pacifica. Il conte Pourtalès sembrava assai commosso; egU mi ripetè la sua domanda sottolineando le gravi con-