266 LUCIANO MAGRINI « L’ambasciatore di Germania mi comunica oggi la decisione presa dal suo governo di mobilitare se la Russia non arresta i suoi preparativi militari. Noi li abbiamo intrapresi solo in seguito alla mobilitazione già cominciata dall’Austria-Ungheria e per rispondere al suo rifiuto di accettare ogni soluzione amichevole del suo conflitto con la Serbia. Poiché ci è impossibile cedere alle esigenze della Germania, non ci resta altro da fare che accelerare i nostri preparativi e tenerci pronti all'eventualità di una guerra. Vogliate informarne il governo francese, ed esprimetegli, nella stessa occasione, la nostra riconoscenza per la dichiarazione che mi è stata fatta dall’ambasciatore di Francia, che noi possiamo contare interamente sul concorso della nostra alleata. Nelle circostanze attuali questa dichiarazione ha un valore eccezionale ». La mobilitazione russa rendeva la guerra inevitabile. Lo stesso Sazonof nelle sue « Memorie » afferma che « il 29 luglio noi apprendemmo che un conflitto armato tra l’alleanza austro-tedesca e la Francia e la Russia era divenuto inevitabile ». Il 30 luglio il governo francese esprimeva all'ambasciatore russo a Parigi il desiderio che i preparativi militari rivestissero la forma meno aperta e meno provocante. Ma il ministro della guerra francese, sviluppando le stesse idee col-l’attaché militare francese conte Ignatieff, diceva che la Russia potrebbe dichiarare che, nell’interesse supremo della pace, essa consente <• a rallentare temporaneamente le misure di mobilitazione, ciò che non ci impedirebbe di continuare ed anche di rinforzare i nostri preparativi militari, astenendoci, per quanto ciò fosse possibile, dal trasporto di truppe in massa ».