U IDEE rOLITICHE iieli.’akcidit.» khebitakio 29 Francesco Ferdinand« avrebbe assunto il nome di Francesco II ma la sua incoronazione a re d’Ungheria sarebbe stata protratta — che altrimenti al momento dell’incoronazione a re egli avrebbe dovuto prestar giuramento di fedeltà alle leggi esistenti — finché fosse stato possibile creare un potere centrale più energico sotto la direzione di un cancelliere dell’impero e finché fossero state ampliate le delegazioni fino al punto di costituire un vero parlamento dell'impero. L’esercito doveva essere unitario: una sola armata comune. Se i magiari, ciò che del resto sarebbe stato inevitabile, si fossero opposti a questa riforma si doveva rompere la loro resistenza costringendoli ad accettare, con l’aiuto delle diverse nazionalità non magiare del territorio della Corona di S. Stefano, il diritto di voto generale. L’arciduca avrebbe tentato di raggiungere cautamente. pacificamente il suo disegno politico: ma se ciò non fosse stato possibile, data la sicura, tenace resistenza dell’elemento magiaro, egli avrebbe introdotto coattamente, con un ordine, il diritto generale d'elezione in Ungheria. E poiché anche questo ordine avrebbe, probabilmente, incontrato l’opposizione magiara, e forse avrebbe scatenata una rivoluzione, l’arciduca ereditario non si sarebbe trovato a dover usare la forza per applicarlo ? Già a Margotti aveva detto che sarebbe occorso conquistare un'altra volta l’Ungheria con la spada ! Oltre a ciò i punti principali del programma arciducale consistevano nella creazione di un regno della Bosnia-Erzegovina, chiuso nella cornice dell’impero: una specie di trialismo ridotto che forse avrebbe potuto essere un punto di partenza per una successiva unione della Croazia e della Dalmazia alla Bosnia-Erzegovina, ma che così com'era