La partecipazione dell'arciduca Francesco Ferdinando alle manovre del XV e XVI corpo d’armata austro-ungarici, che dovevano svolgersi in Bosnia alla fine del giugno del 1914, era stata suggerita da considerazioni politiche. Essa, nella probabile concezione dei suoi organizzatori, doveva rappresentare un'affermazione nella politica interna ed un monito alla Serbia. Doveva incoraggiare, nelle due provincie annesse nel 1908, i fedeli alla monarchia danubiana ed infliggere un colpo alla crescente agitazione nazionalista panserba. D programma delle manovre era stato disposto in modo che il giorno destinato per la visita dell’arciduca ereditario a Seraievo coincidesse, forse non fortuitamente, con la grande festa serba del Vidov-Dan c col 525 anniversario della battaglia di Kossovo che per la prima volta veniva celebrato ufficialmente come festa nazionale di redenzione del popolo serbo. Durante le manovre e nella storica ricorrenza, Francesco Ferdinaando a-vrebbe testimoniato con la sua presenza a Seraievo la ferma volontà deU’Aufttria-Ungheria di fronte alle aspirazioni serbe. All'inizio del 1914 il giornale « Pravda » di Belgrado aveva stampato: «I nostri auguri di capo-danno volano innanzi tutto ai nostri fratelli irredenti che gemono sotto il giogo straniero. I serbi pazientino : dopo Kossovo venne Kumanovo, e la