I DUF. IMPERATORI PER LA CVERRA AM.A SERBIA 167 battere in un prossimo tempo una guerra contro la Francia e contro la Russia c che egli ritenesse l’anno 1914 più adatto che un tempo posteriore perchè non credeva nè alla preparazione della Russia nè a quella della Francia cd oltre a ciò — e questo era un punto molto importante — perchè era persuaso che ora poteva attrarre la monarchia nella guerra mentre gli pareva dubbio che il vecchio e pacifico Francesco Giuseppe, in un’altra occasione, quando non fosse stato al centro dell’attacco, cominciasse una guerra per la Germania. Voleva approfittare deH’incidente serbo per essere sicuro dell’Austria-Ungheria nel momento decisivo. Ma questa era la sua politica, non quella di Bethmann. Questa è l’impressione di lunghe narrazioni che furono fatte dal conte Tisza e che vennero confermate anche da altre parti ». E il conte Czernin esprime la convinzione che Tschirschky abbia, col suo modo di agire, oltrepassato di molto il compito assegnatogli. Ma Tschirschky, forse memore della lezione ricevuta quando il Kaiser postillava con tanta indignazione il telegramma nel quale il suo ambasciatore a Vienna accennava alla propria azione moderatrice — il principe Lich-nowski ci dice che Tschirschky fu redarguito — interpretava fedelmente la politica ddl’imperatore Guglielmo. Tisza, avuta conoscenza delle sollecitazioni tedesche, non disarmava c scriveva all’imperatore Francesco Giuseppe che egli non poteva accettare la soluzione esclusivamente bellica ed aggressiva patrocinata dagli altri ministri. Un attacco contro la Serbia avrebbe provocato, secondo tutte le previsioni, l’intervento della Russia ed in questo caso — malgrado l’ottimismo che regnava a Bsrlino — considerava la neutralità della Romania almeno