l’ultimatum austriaco alla sekbia 221 due dinastie si orano inasprite. Impiegati sospettati di simpatia per la Serbia erano stati revocati e imprigionati. Al famoso «processo delle bombe» era seguito il processo di alto tradimento Kolascin-Vassoievic, terminato con sette condanne a morte. La temuta « mano nera » costituiva per re Nicola un incubo continuo. Nel luglio 1914 re Nicola non avrebbe visto senza un intimo compiacimento la Serbia schiacciata dall’Austria c perula sola Serbia non si sarebbe certamente mosso. Ma da Pietroburgo era giunto l’ordine di mobilitazione, e re Nicola aveva mobilitato, credendo che si trattasse di una delle solite mobilitazioni senza conseguenze, quali si erano verificate nei Balcani negli anni precedenti. Gli premeva di non perdere l'appoggio della Russia. Scoppiata la guerra austro-serba re Nicola non mostrò premura di muoversi. Volle prima vedere cosa sarebbe accaduto. Rimase esitante anche dopo lo scoppio della guerra tedescorussa malgrado i ripetuti incitamenti ebe gli giungevano da Pietroburgo; non si mosse ancora dopo che erano avvenute le dichiarazioni di guerra tedesco-francese e anglo-tedesca. E solo dopo la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Russia, avvenuta il 5 agosto, e dopo nuove sollecitazioni russe, si decise a dichiarare la guerra aH'Austria.