108 LUCIANO MAGRINI vrcbbero colpito i congiurati, che si trovavano già a Seraievo, e per non attirarsi addosso l’accusa di spionaggio e le conseguenti rappresaglie da parte dei nazionalisti serbi. 11 professore Stanojevic afferma che il colonnello Dimitrievic « solo il 15 giugno 1914 riunì il comitato centrale dell’organizzazione « Unione o morte » per comunicargli la notizia che egli e Tankosic avevano inviato in Bosnia degli uomini per assassinare l’arciduca ereditario d’Austria-Un-gheria. Spiegò ai membri dell’« Unione o morte » le ragioni che giustificavano la sua decisione. Affermò che il motivo principale che lo aveva indotto a ciò era stato il fatto che l’arciduca ereditario si proponeva di scatenare la guerra. Solo la morte di Francesco Ferdinando poteva scartare questa eventualità. Questa dichiarazione provocò lunghi e ardenti dibattiti. Quasi tutti i membri del comitato « Unione o morte » disapprovarono il colonnello Dimitrievic. Sotto la pressione dei colleghi questi finì per rinunciare ai propri disegni. Promise di fare quanto era necessario perchè l'attentato non avesse luogo. Si assicura che egli si apprestava a tentar di fare qualche cosa in questo senso. Ma non vi riuscì. Forse era troppo tardi; forse i suoi agenti lo disobbedirono». Certo era troppo tardi non solo per far qualche cosa ma anche per portar in discussione davanti al Comitato (’.entrale la decisione presa, quando da oltre venti giorni il colonnello Dimitrievic aveva dato l'approvazione piena e incondizionata all’esecuzione dell’attentato, aveva provveduto a far armare ed istruire i congiurati nell’uso delle armi, e quando gli attentatori da quindici giorni avevano passata la frontiera! Ma le affermazioni dei professore Stanojevic ap-