23* 7 prendenti deW opera frane**» al suo termine, In parto del soprnno corninola ad emergere dall'edificio contrappuntistico, con evidenti intenzioni di coprami vita melodica, e il contrappunto fiorito viene usato alternativamente al contrappunto sillabico, impiegato, sia per ragioni di contrasto, sia come semplice mezzo espressivo «la Josquin Deapre», Fcvin, Claudine Sormisy, Claude le Jeune, (’•«»teley, ed altri. Adattamenti di canzoni polifoniche per una sola voce incominciano ad apparire, come quelli contenuti nell*¡loritu .1fu-tarum del 1662-'53, raccolta «conservata nella biblioteca di Dunkerque, dove figurano canzoni di Créquil-lon, Clomcns non Papa, e pezzi di altri autori tra i quali uno Slabat di Jinquin IVsprés, tutti a una sola voce. La riforma protestante favorisce la tendenza al <-anto monodico. uniformandoli all'esigenza vivamente sentita e chiaramente dimostrata dalle «»prensioni più spontanee dell’anima po|tolare. Calvino non ammetti' nella chiesta che il canto dei salmi, e i primi musicisti che li armonizzano nota contro nota {Philibert Jambe de Forre e Louis Rourgroi»), elaborano ospnwioni ohe contrastano mutamente allo spirito della musini polifonie«, e alla cui semplice efficacia ai «levo in gran parte il swtnoo dei salmi nel secolo XVI. Ma il tentativo più interessante di semplificazione c di chiari Reazione del discorso musicale, è costituito in Francia dalla Musiqu* meimrit d l'antique, tentativo dovuto all’ini-ziativa di Haif e dei suoi collaboratori musicali. Joachim Tlnhaut de Courville, Jacques Mauduit, Jacques du Faur. Kustacbe du Caurroy e. maggiore di tutti. Claude le JeutK-che. riuniti in un* Accademia di pocaia e «li musica e seguendo l'esempio degli antichi, p«Mero ogni loro stadio ncl-Teffettuare l’unione delle due arti, non gii in vist« d'una finalità drammatica e rappresentativa, come più tardi i fiorentini. ni* unicamente atl'intento di conseguire quella giustezza dell'espnnsMone. a un tempo efficace e misurata, chiara e perspicua, trasparente e incisiva, che in ogni epoca e in ogni campo è stata la cura più vigile e la caratteristica più spiccata deH'artc genuinamente francese. Fondata nel 1570. l’AcadÀuie de poesie et mu*ique teneva sedute cbd«xn*da-rie in casa di Raif. t'nrio IX appoggi» l'istituzione, ami «tendo alle nuniooi portteo-musicali dei suo« componenti. In seguito, sotto il regno di Enrico III, queste riunioni furono trasferite al Louvre. e il sodalizio si chiamò « Andémie du