delle nostre: ed a queste faceva seguire itinerari, il più delle volte fantastici, in cui signoreggiava la ragione politica. Durante la competizione d'in­fluenza che si ebbe tra noi e l'Impero, sul magro ed effimero principato d'Albania, queste navi eran perfino condotte a toccare Durazzo, per offrire lo spettacolo della loro imponenza di fronte ai piccoli ed ardimentosi piroscafi della Puglia, e preferivano le infide acque di tal capitale da comedia, a quelle secure della nostra Bari. Per questo la formidabile accolta di squadre, che oggi Brindisi cinge con le sue fide rive, hanno il significato d'una vendetta. Punirla bisogna que­sta tracotanza di usurpa tori ; catturarle bisogna nell'estuario di Sebenico, e dietro le isole del Quarnaro e dell'arcipelago della Dalmazia quelle orgogliose flotte del Lloyd Austriaco. dell'Adria, della Ragusea. deU'Ungaro-Croata, e fame un nostro meraviglioso strumento di espansione e di conquista in tutti gli Oceani. I legnami della Carinzia e della Slavonia, l'acciaio e il carbone della Boemia, il petrolio della Galizia. navighe­ranno sotto la nostra bandiera: perchè le leggi naturali, malgrado ogni violenta deviazione, ri­prendono a un certo punto della v1ta delle nazioni il loro equilibrio ed il loro impero: e la volontà degli uomini e dei governi deve piegare alla forza del loro urte. Volgendo tali pensieri, gli occhi si posano EJua j carezzando sulle vigilanti navi. Sono eue eh. compiranno il miracolo: esse in cui la Patria paasionalmente confida: poichè le sa pronte e tremende: sparvieri da preda che in una lontana -M,!" N.1mllll 7 -