38 te origini del melodramma stotele) furono tradotti in latino e pubblicati per iniziativa di Zarlino da Anton Hermann Gogavinus (*); e, pure per •‘URgerimento di Zarlino, il patriarca d’Aquilea, Daniello Barbaro, traduce e commenta i capitoli sulla musica di Vi-truvio Questi autori restero possibile una conoscenza, non certo esauriente, ma per lo meno diretta dell'antica concezione •Iella musica. Le teorie aristosseniche si propagarono nel mondo intellettuale e furono appassionatamente discusse. L’ammirazione fervidissima della Rinascenza per le arti plastiche ddl'antichitù, si rinnovò un secolo più tardi |>er la musica. Nel 1581 Vincenzo Galilei, padre di Galileo, pubblicò il suo dialogo Drlln Musica Antica e Moderna, aggiungendovi tre inni greci da lui scoperti. Nel 1589, per il matrimonio di Ferdinando de Medici con Cristina di Lorena, Luca Mare tizio pose in musica il Combattimento ili Apollo col serpente pitone, soggetto ispirato •lai concordi musicali dei giuochi pitici. Di questa composizione non restano che tre cori, a 4, 8 e 12 voci, del po|x>l<> di Deio; ma i dialoghi dovettero essere declamati in stile recitativo. Quest o intermedio di Marenzio faceva |iarte d'una serie di sei intermedi immaginati per la stessa circostanza da Gio-vanni de Bardi, die trasse ispirazione dall’antichità elamica con l'intento Anale di mostrare la potenza della musica sull'anima umana, ciò die dà all'insieme una certa unità. I aog-Retti erano: l'armonia delle sfere; la gara tra Muse e Pie-ndi; il combattimento pitico d’Apollo; la regione dei demoni; il canto d'A rione; la discesa d’Apollo e Bacco col ritmo e l'armonia, il primo, quarto e quinto erano dunque allegorie in senso platonico sul significato della musica nel minw, della musica «mondana» (universale), come allora si diceva; il seminio, terzo e sreto erano rappresentazioni tolte dalla vita degli dèi e «hvii uomini ndl'età mitica, che iimk tra vano gli effetti psichici ddla mugica e perù fornivano anche un esempio ddla < musica humana >. Il primo intermedio — salvo il madrigale introduttivo che ebbe le note ila (*) Mimmi. Heneeetren™ (bwalma. libri Ir»; Proci» »«si. Hmmlmia. litri U*. AaiaTortLI*. O» OlfM» i«J»< V» naia. IMI