294 O, B. Lulli e lo «viluppo ulteriore delT opera sue buone qualità di musicista francese. Verso il 1700 fn nominato sovraintcndentc della musica reale di Spagna. Egli aveva dovuto fuggire dalla Francia, dove il suo matrimonio clandestino con Margherita di Saint-Gobert minacciava di attirargli gravissime rappresaglie. Dal 1708 si stabilì in Provenza, entrando al servizio del duca Leopoldo; e, successivamente, fu riabilitato e pensionato dal Parlamento francese, che nel 1722 sanzionò la validità delle sue nozze. Oltre ad alcuni divertimenti, mottetti ed altri lavori occasionali, compose otto opere (*), dove appare anch’egli un mero epigono lullista. Gli nuoce specialmente la vacuità piatta e scolorita dei libretti che gli fornirono M.me Gillot de Sainctonge, Duché e l’aliate Pellegrin, gareggiando d’insulsaggine e di pedestrità. Jean-Baptiste Matho, maestro della musica del Re nel 1720, della Delfina e dei duchi di Borgogna, morto a Versailles il 16 marzo 1746, compose musica di vario genere, divertimenti, balletti e tragedie musicali (*), a cui i contem|ioranei riconoscono qualità di grazia e di naturalezza, ma che oggi hanno perduto ogni intercise. Marin Marais (Parigi, 31 marzo 1666-15 agosto 1728), allievo di Saint-Colombe per la viola, strumento nel quale divenne abilissimo, e di Lulli per la conqtosizione. Entrato nel 1685 nella cap|>ella reale in qualità di violista occupava ancora questo |Hwto nel primo semestre del 1727. Lasciò quattro tragedie liriche ('), una delle quali, Alct/ont, su libretto di Houdard de la Motte, contiene notevoli pagine sinfoniche, e fu ripresa cinque volte (1719-30-41-57-71), rag- fi DMn (ciucila. • MMnln 1693); Cittì (1 ottobri 1694) ; TkUfim* tt CkmritUe (13 aprii* 169S); /.« non d* 1Inw (op*ra-haUrtto. 33 maggio l«95) ; Ftnut tt Adonti (|T muro ««97) : Lee FMee Omltnlte (ballotto. IO minia 1898) ; tpki0*nb fn Ttmrid*. la roi lihorutonf fon Oarapra. |( marcio 1704) ; Rtneud a* la euUt tArmide (S roano 1733). (*) U Jtunttet. baltato rompooto la rollabonuioB« ma Hilair* Vario«* (VanaillM. 1888); Coroni, (traccia. 1893): nUam tt Bem ri* (traccia. 1703); Arion (tra«a