La Camerata fiorentina t Claudio Moni+trrdi M ricevette altari l'insegnamento di Giacomo de Wert (nato probabilmente in Anversa verso il 1526, Mantova. 2.') maggio 1596), e dal mantovano Alessandro Striglilo, già menzionato quale autore d’intermedi e di madrigali, entrambi musicisti celebri alla Corte di Mantova. A 16 anni Monte-verdi pubblicò la sua prima raccolta di Madrigali Spinltuili a 4 voci, stampati a Hrtwia con la data del 31 luglio 1583, e dedicati a un ricco cittadino cremonese, che lo aveva aiutato nei suoi studi, Alessandro Fraganenco. Di questi madrigali non ci è pervenuta che la parte del basso; In quale, naturalmente, non consente di formarsi un'idea adeguata dei loro valore. Sono invece giunte fino a noi le sue Canzonette a Ire cori apparse l'anno seguente a Veneria. Ognuna di esse si divide in due parti ineguali con ritornello; la melodia è ben ritmata; l'andatura è viva e graziosa. Questi primi »aggi non tardarono a diffondere il tirane di Monteverdi. La rinomanza d’un artista, nel seeolo XVI, ni propagava rapidamente per l'ambinone di ogni città italiana di non trovarsi in ritardo rispetto alle città sorelle. Pittori, scultori, musicisti, architetti si riunivano ad uomini di scienza, formando quelle accademie, che divennero una delle caratteristiche della vita intellettuale italiana, e alcune delle quali «lavevano in seguito onorarsi di contare anche Monteverdi fra i loro membri. Negli ultimi mesi del 1589, o nei primi del 1590, Monte-verdi fu nominato suonatore di viola alla Corte di Mantova (l). Noo era piccolo onore per un giovane di 23 anni mete assunto al servizio di questa Corte magnifica, votata al culto dell’arte, ove il solo passaporto valevole era il talento. Mantova contendeva allora a Venezia, Ferrara e Firenze la supremazia artistica dell'Italia settentrionale. Ih> due secoli porli, pittori, musicisti, scultori, architetti vi af- fi OU airsawalMi min moli» dukimì alU Carte 4»! Ummcs bai ti |n4aaniM sia tane «olii«!, sia ia anMn far»»»«»» W iaiur. aia faalmrat* i*f1«ripa»4a «IT—ratinar 4«! madri «alt I>opo B ISSO arraj, rarasacalt rW a» iaa*atato prr