400 La musica strumentate c religiosa (lus.se nella Chiesa la consuetudine di recitare il vangelo secondo Luca e Matteo, a cui nei secoli Vili e IX si aggiunsero quelli di Marco e Giovanni. Durandus (m. 1296), nel suo Ratwnale Divinorum Offieiorum chiede che si renda più drammatica tale lettura, caratterizzando in modo particolare « le dolci parole del Cristo », il racconto dell’evangelista e le vociferazioni della folla empia. È la prima indicazione del genere, e fu seguita da Jakobus Obrecht (1430-1505), musicista appartenente alla scuola fiamminga i1). Nel primo loro staccarsi dalla liturgia, le Passioni tedesche assimilarono tutti gli elementi della musica da concerto del seicento italiano e, pur prendendo un diverso indirizzo artistico, s’atteggiarono sui modelli formali dell’arte sacra italiana. I tedeschi mostrarono fino da principio la tendenza a fare dell’oratorio un componimento extra-liturgico, accentuandone il carattere artistico, col mettere a contributo dell’espressione tutti i mezzi offerti dal linguaggio musicale dell’epoca. Nell’Innario di Keuchenthal la « Passio » genuina era abbellita da cori a 4 voci. Bartolomeo Gese affida al tenore il racconto dell’evangelista, scandita con ritmo salmodico, e dà agli altri personaggi parti distinte che formano cori da 2 a 5 voci. Altri iniziatori della Passione sono Ec-card, Hassler e Praetorius. Dal momento in cui, al principio del cinquecento, la musica s’impossessa delle Passioni, queste si svolgono secondo due diverse direttive, venendo a costituire due tipi ben distinti, così per la strutttura generale, come per le forme costitutive : la Passione-mottetto e la Passione-dramma. Nella prima il coro è incaricato di tutti i ruoli. Ad esso non sono soltanto affidate le risposte della folla, ma anche la narrazione dell’evangelista e la recitazione delle parole del Cristo (2). Nella Passione-dramma, invece, la salmodia dell’evan- (*) Johann Walther lece due copie della Passione cattolica di Obrecht. Essa fu stampata nel 1538 da Georg Rhaw; e Melanchton, il più dotto dei riformatori, ne scrisse la prefazione. Per quanto concerne la musica, la separazione fra la Chiesa cattolica e quella protestante non fu mai radicale. Non si avevano difficoltà a introdurre composizioni di maestri italiani negli uffici protestanti ; e 81 eseguivano indifferentemente Passioni tedesche e Passioni latine. (!) Vedi Obrecht.