Diffusione t trtulormtuion* oeti offriva all’estro dei musicisti e niI’immaginazione dei decoratori |. Le più stravaganti assurdità erano accolte di buon grado •lai pubblico quando offrivano il pretesto per far funzionare qualche macchina sbalorditoria. Questi balletti di cavalli erano apprexzatisaimi; e i librettisti veneziani vi aggiungevano ben altre meraviglie. Ascoltiamo un teatunooe oculare, Ivanoviteh : « ai sono visti elefanti grandi al naturale, ca-« medi rivi, corri maestosi, cavalli volanti o danzanti, su-« peri*- macchine volteggianti nell’aria, sulla terra e sul mare « con ammirabili invenzioni che giungevano fino a far di-« scendere dall'alto intere sale affollate di personaggi e di « tuonatoli di strumenti, e a farle moline in mezzo alla ge-t nei ale ammirazione a.