La musica strumentale e religiosa 397 sciato in quell’ora così decisiva del suo travaglio interiore e della sua formazione etnica e spirituale. In essa, più che in qualunque altra, lo spirito tedesco ha impressa la sua fisionomia, a un tempo realistica e sognatrice, positiva e idealistica, capace della più rigorosa consequenzialità nell’adesione al concreto, e pronta ai più fantastici erramenti nelle plaghe del sogno e dell’astrazione, pratica e speculativa, sospinta dal senso delle proprie necessità ed esigenze, delle proprie attitudini e debolezze a crearsi un’armatura esteriore di leggi e d’imperativi, che la preservi dagli smarrimenti e sbandamenti dei voli gotici verso Dio, dal mistico annegamento nell’infinito; effetto non altrimenti evitabile di quello smoderato amore per l’ideale, sciolto da ogni limite di contingenza terrena, che fece vittime illustri, come Schumann e Nietzsche, e contro il quale insorse la mente euforica e conciliatrice di Goethe, vittoriosa di tutti i contrasti e le disarmonie, dopo la giovanile crisi romantica e wertheriana, Questa duplicità di tendenze dello spirito tedesco, costretto ad imporsi il freno d’una rigida disciplina per arginare i suoi straripamenti torrenziali nell’ideale, spiega gli aspetti contrastanti delle sue produzioni artistiche, volta a volta improntate dal suggello unitario della volontà accen-tatrice, o rose dal tarlo d’una irrimediabile frammentarietà, che disperde immagini e fantasmi, suoni e colori nelle plaghe del sogno e dell’inafferrabile; fuse nel getto d’un sol blocco di vita organica e coerente, ovvero esalantesi nel sospiro del soliloquio lirico, nel bagliore guizzante e fugace dell’aforisma. Lo Sturm und Drang, l’epoca dei grandi cimenti e dei grandi naufragi, delle ascensioni perigliose e delle cadute travolgenti, degli ardimenti vertiginosi e delle inconcludenti debolezze, rappresenta la prova decisiva, quella m cui si vagliano le energie, si precisano le direttive fondamentali, si ampliano gli orizzonti culturali della nazione. Due •sole individualità escono invitte ed illese dal fermento ideale di quest’epoca insonne, febbrile, ansiosamente ricercatrice : Goethe, che aveva dato il verbo iniziatore ai romantici, e suono poi per primo la diana della riscossa del romanticismo; Beethoven, il costruttore sovrano, che ai tumulti del- 1 insurrezione passionale seppe imporre il magistero archi-tettonico di quella serena ragione costruttiva ch’è la sorgente Perenne d’ogni arte destinata ad attraversare i secoli.