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pirssiomsmo; dalle min intuir clavicembalistiche di Couperin e di Rameau, fregiate di titoli che ne caratterizzano il contenuto descrittivo e psicologico, alle vaste tele programmatiche illustrate da Berlioz con scrupolosa e minuziosa abbondanza ili dettagli rappresentativi e di particolari realistici, tutte le più significative creazioni del genio musicale francese, rivelano questa tendenza della musica ad associarci ad un’azione, a un’immagine, a un fenomeno, a rivestire un contenuto determinato, ad assumere una precisa significazione evocativa e rappresentativa. Per questo carattere, che contrassegna nettamente le più tipiche espressioni musicali dello spirito di quel |M>polo, le forme della musica pura non hanno mai trovato in Francia un terreno molto favorevole c non vi hanno raggiunto quell’alto grado d’autonomia creativa e quella continuità di tradizione che ebbero dapprima in Italia, poscia in Germania. E quando, per le particolari disposizioni e attitudini di singole personalità, la sonata, la sinfonia e il quartetto d'archi (che è quanto dire le tre '"•pressioni più complesse ed elevate deU'architettura musicale) sono stati innalzati a vera eccellenza d’arte <la musicisti che ai sogliono inquadrare nello svolgimento della scuola francese, bisogna convenire che si tratta quasi sempre, o di compositori d’origine straniera, che innestano al tronco dell’arte francese procedimenti costruttivi e modi di concezione elaborati nell'ambito spirituale e culturale di altri popoli, che è appunto il caso di Cesare Prandi, musicista di nazionalità belga e di gusto più tedesco die frane*«*, ovvero di compositori profananti un eclettismo stilistico non di rado nobilissimo, ma sprovvisto di veri Uneamenti personali e, per conseguenza, di caratteristiche nazionali, che è il caso di Saint-Saèns e di Vincent D'Indjr.
   Questa constatazione potrebbe apparentemente giustificare la credenza che il melodramma abbia prontamente attecchito in Francia; giacché, se lo spontaneo atteggiar»! e configurarci dell'invenzione musicale dei compositori francesi li porta naturalmente a cercare un'integrazione e un ausilio in un elemento extra-musicale, sia eneo figurativo o letterario, concretamente rappresentativo o meramente sugge stivo, nulla di più logico ch’tsai abbiano trovato il loro più adeguato campo d’azirme in una forma d’arte che pone il suo precipuo intento nella coopcrazione di tutti i mezzi della