144 La musica strumentale in Italia musica descrittiva e imitativa sia mancata in Italia; chè, anzi, essa vi fiorì abbondantissima durante tutto il sei e il settecento; si vuoi semplicemente dire che il meglio di questa musica non deve ricercarsi nei saggi dove più evidente è l'aliasione descrittiva a fatti o fenomeni del mondo esteriore, ma in quella in cui prevale l’idea musicale presa per sè stessa, ricavante, cioè, le forme organiche della sua bellezza e le leggi del suo svolgimento da ragioni architettoniche e da necessità esplicativo inerenti alla ricchezza specificamente musicale del suo contenuto. La tonala, come organismo musicale di pura bellezza ideale, nacque, in Italia; e in Italia nacquero le forme affini del quartetto e della sinfonia, destinate a divenire in seguito il retaggio di compositori tedeschi che le innalzarono al più alto grado di perfezione. È questa una verità che non bisogna stancarsi di ripetere, anche se oggi è stata così ir-refragabilmentc assodata, vagliata e comprovata da sembrare ormai fuori d'ogni possibile contestazione. Per troppo tempo essa fu negligentemente trascurata o apertamente mi-sconosciuta; per troppo tempo i critici stranieri hanno mostrato di non accorgersi di quanto, fino alla metà del settecento, e, più limitatamente ma in grado pur sempre notevole, anche nella seconda metà di quel secolo, l'evoluzione della musica strumentale dovette all'Italia. Eppure, per convincenti di questo fatto, basta confrontare la più leggiadra ■ielle miniature clavicembalistiche couperiniane, squisite stilizzazioni della danza, deliziosamente sfumate e rabescate dalle grazie fragranti e insinuanti deU'arraico cesello liuti -itieo, ma fragili, vaporose, inconsistenti, simili a fiori delicatissimi che il più lieve soffio disfoglia, con un allegro o un adagio — poniamo — di Gorelli, pulsante d'intima vita germinale, pregno di energie potenziali che il compositore italiano esplica con magnifica ampiezza melodica e costruttiva. facendo nascere, con processo a un tempo unitario e molteplice, l'intero organismo della composizione dal nucleo originario deiride« tematica che virtualmente lo contiene, come il seme contiene in potenza l'albero che se ne sviluppa; basta pensare alla dichiarazione dello stesso Cooperili, che spontaneamente si proclama : < serviteur passione de l'Italie », e che ammira fervidamente il Corsili; o al sospiro nostalgico che Rameao. già vecchio e glorioso, rivolge alla