posti. saranno costretti alle competizioni. alle ri­nuncie più dure. Ma non cedono. E nella città marinara a cui il Quamaro chiuso offre tutta la sua azzurra dolcezza consolatrice. gli autoctoni formano una specie di gagliardo quadrato di guerra. contro al quale tutti gli assalti s'infran­gono miserevolmente. * * * Ora per quale persuasione profonda. per quale luminosa certezza di liberazione. per quale con­ vincimento d' orgoglio Fiume ha combattuto la sua lotta. incurante del suo benessere. ma liolo preoccupata di levare in alto. ver.o il .ole. la liua leonina anima italiana? Un po' di storia. Le origini romane di Fiume sono oramai note. l geografi. tra i quali Claudio Tolomeo di Alessandria, parlano sin dai tempi più lontani di Tarsatica e delle foci del fiume Eneo. Recentissime scoperte. conosciute soltanto da pochi, affermano il luogo notevole e prospero nella migliore età di Roma. Sulla destra dell'Eneo 80no state tratte alla luce le muraglie formida­bili e parallele del vallo romano che giungeva di castello in castello fin oltre la selva di Tar­nova, risonante oggi del rombo dei nostri can­noni. e chiudeva tutti i passi adducenti alle gras­se pianure del Friuli corse dai fiumi veloci e fe­condi. Dimore numerose. sebbene umili. e ca­ratterizzate dalla presenza dei luoghi di piacere e di 80sta cari ai legionari. hanno qua e là affiorato dopo l'impeto del pIccone: e 0inuna d'Cile ha -119 ­