04 La Camrrala fiorrnlina « Claudio Monlevcrdt questa convergenza non mai distratta di tutte le sue facoltà, questo «forzo diuturno ed incessante, congiunto alle dolorose traverxie della sua vita domestica, finiscono per ragionare un collasso generale del suo organismo. La gretta avarizia che la casa Gonzaga dimostra a suo riguardo lesinandogli il necessario per vivere e per mantenere i suoi due figli, lo amareggia e lo esaspera. Recatosi a Cremona, dichiara francamente al padre che non vuol più saperne di tornare a Mantova. Il vecchio medico, inquieto per le condizioni dì salute del figlio e a sua volta rattristato dal vedere che, malgrado tanti elogi e tanta gloria, era lasciato languire nella miseria, approvò senza riserve la sua divisione e si offerse di scrivere personalmente al Duca per pregarlo di accordargli un congedo o, almeno, di non esigere da lui che il servizio della cappella. Il Duca non lo degnò ueppure d’una risposta, e il segretario di Stato, Chieppio, invitò cortesemente ma esplicitamente Monteverdi a riprendere il suo posto. La lettera di Chieppio s’incrociò con un'altra che il padre indirizzò alla Duchessa pregandola di perorare la sua causa, ed esasperò ancor piò l'animo di Claudio che doveva trovarsi in uno stato febbrile di sovraeccitazionc. Troncando ogni indugio, egli rispose con una lunga e veemente lettera, nella quale dichiarava che non sarebbe mai e poi mai ritornato a Mantova, dove avrebbe infallibilmente trovata la morte. Rgli soffre forti mali di ca)>o e una infiammazione, contro la quale tenta inutilmente tutti i rimedi. Il Duca gli Ita fatto l'onore d'invitar!» in Ungheria; la sua bora si risente ancora di quel viaggio, non meno che di quello nelle Fiandre. Il Duca sV deciso a portare il suo stipendio a 25 scudi al mese; ma poiché deve nutrire un paggio che gli è stato assegnato. non percepisce in realtà che 20 scudi. Il Duca gli ha fatto l'onore d’ìnvitarlo a prestare la sua opera per le feste nuziali; vi ha guadagnato 1500 versi da mettere in musica e una grave malattìa, senza aver ricevuto alcuna testimonianza pubblica di gratitudine. 11 Duca gli aveva promessa una pensione di 100 scudi, ma dopo le none essi sono discesi a 80, sui quali si fanno ancora molte ritenute. A questo punto Monteverdi enumera tutti i musicisti che prima di lui hanno fatto fortuna alla Corte; egli invece ha ricevuto appena di die vivete con un solo servitore ed ha due figli a suo carico. Ah ! egli esclama : dare 200 scudi a Mare»