27ft G. B. Lulli e lo *viluppo ulteriore delVopera L’espressione del sentimento non nasce in Lulli dalla libera invenzione d’una linea melodica dotata d’intima forza commotiva, ma dalla notazione esatta e fedele degli accenti appassionati del discorso poetico. Anche nei momenti più intensamente patetici, la declamazione tragica di Lulli non cerca che una grazia misurata e un giusto equilibrio. Sotto questo rispetto, la tradizione del balletto esercita un influsso |>emicioso sulla musica lullista, imponendole la quadratura degli schemi ritmici e simmetrici della danza, che guidano la melodia come binari prestabiliti. 1 suoi bassi procedono analogamente, con la stessa andatura regolare, una nota per ciascun tempo, e la melodia non è il più delle volte che uno degli elementi contenuti nella realizzazione accordica del basso numerato e, come tale, si svolge secondo le esigenze degli intervalli armonici, più che non obbedisca a intime necessità di convenienza espressiva. Lulli eccelle invece nella musica descrittiva, sebbene anche in questo campo egli segua, con vigile coerenza di mezzi e di fini, la logica d’un procedimento che lo induce a cercare un equivalente sonoro dei fenomeni esteriori, più che ad esprimere sentimenti e stati d’animo ricchi di risonanze interiori. Della descrizione egli non ha che il disegno. Oli manca affatto il colore. Il suo strumentale è dei più scialbi. I violini suonano da cima a fondo rinforzati di tratto in tratto dai legni. L’orchestrazione non ha ajtli occhi di Lulli alcuna im-|Kirtanza e non costituisce che il sostegno armonico del canto. L’effetto die la musica di Lulli produceva sui contemporanei dipendeva in gran jMirto dal modo dell’esecuzione. Testimonianze dell’epoca ci apprendono ch’egli eitigeva dai cantanti una declamazione spoglia d’ornamenti e affine alla recitazione parlata, e che imponeva all’orehestrn una inflessibile «I M< ni Unu nuM dt Mnk lutrifw. fMm dt ctt doni tmu. •Me* fMlfw M4d»r rnlifwr e» ImM. Hoiuaq: « Suina dt» tmmmm ».