332 Musica cameristica, orchestrale e religiosa « d’ogni hnon gusto, por preferirò in chiesa In musica al « canto gregoriano. Questa tendenza alla sontuosità degli apparati sonori si ritrova nei due maggiori compositori di musica sacra dell’epoca, che tuttavia non difettano di buone qualità: Charpentier e Lalande. Marc’Antoine Charpentier è il solo musicista francese di questo periodo che abbia trattato l’oratorio. Nato a Parigi dopo il 1634, sentì a Roma gli oratòri di Carissimi che gli rivelarono la sua vocazione. Tornato in patria fu assunto al servizio di M.ello de Guise. Collaborò con Molière; e dopo la morte di quest’ultimo restò tra i compositori ordinari della Comédie française, scrivendo musica per Circé (1675), Ylncomnu (1675), Les fous divertissant (1680), La pietre Philosophaie (1681), Andromède di P. Corneille (1682), e alcuni balletti : Les Saisons (1688), Orphie, ecc. Nel 1684 rifece la musica della Psyché di Lulli, e l’anno seguente compose alcuni intermezzi per Pcrms et Adonis. In quel tempo quasi tutti i conventi erano centri d’attività musicale e offrivano concerti di musica sacra e rappresentazioni teatrali a scopo educativo, nelle quali l’arte sonora jiortavn sempre un largo contributo. Charpentier fu assunto al servizio dei gesuiti della Maison Professe verso il 1684. e compose intermezzi musicali per le tragedie ch’essi facevano rappresentare al collegio di Clermont : Gelse Martyre (1687), Sani (1688), David et Jonathas. Il 4 dicembre 1693 egli fece rappresentare all’Acadimie Royale la tragedia musicale Médée su libretto di Thomas Corneille, in cui tenta uscire dall’imitazione convenzionale di Lulli. Filippo d’Or-léans lo prese allora alle sue dipendenze come maestro di composizione e, secondo Titon du Tillet, Charpentier avrebbe composto, in collaborazione col suo nobile allievo, l’opera Philoméle, rappresentata il 28 giugno 1698. Nominato maestro di musica della Sainte-Chapelle in sostituzione di Chaperon, Charpentier tenne questa carica fino alla morte, avvenuta il 14 febbraio 1704. Fecondissimo compositore di musica religiosa, egli lasciò un gran numero di mottetti, messe, salmi, inni con soli, cori e sinfonie, eseguiti specialmente a Port-Royal, nell'abazia Aux Rois, e nella cappella del Delfino. Ma la parte piò notevole della sua produzione sacra sono le cantate e gli oratòri, dove egli rivela un forte sentimento drammatico, tra-