Le origini del melodramma 19 La commedia non ha nulla di particolare e non si differenzia dalle mille altre dell’epoca. Il centro dell’intrigo è l'amore di Lucio e d’isabella, figlia di Pantalone. Quest’ultimo la destina invece al pedante Graziano, e tutto è già pronto per il matrimonio. Quando Lucio lo apprende, corre a gettarsi in un precipizio; ma è salvato a tempo. Isabella, ohe s'apparecchiava a seguirlo nella morte, gli dichiara il suo amore e gli offre la sua mano. Essi s'impalmano e, nell’ultima scena, ricevono i consensi forzati e i doni di tutti i personaggi. Frattanto il vecchio Pantalone si fa beffeggiare dalla cortigiana Hortensia, sotto la finestra della quale viene a spiattellare il suo amore. L’amico di Lucio, Lelio, tesse un idtro amoretto con la bella Nisa, semplice pretesto a cantare insieme madrigali. Il capitan Cardón si crede amato da Isabella che lo schernisce come ai conviene. Il dottor Granano canta bizzarre serenate, e Franca trippa, servo di Pantalone, va a farsi prestare del danaro dagli ebrei per il matrimonio, ma essi lo cacciano col pretesto eh'è sabato e non si lavora. Il difetto di questa commedia è la mancanza di caratterizzazione individuale dei personaggi. L'azione è tutta un coro a cinque parti, non meloso il prologo che solo per una finzione scenica l’autore fa proferire da Lelio, ma che in realtà è cantato da tutto il coro. Tutte le voci cantano costantemente e uniformemente il ruolo di ciascun personaggio, dalla prima all'ultima scena. Non v'è quindi vero rapporto espressivo fra il carattere che il musicista vuol plasmare e tratteggiare e la materia musicale di cui si serve, perchè qualunque sia il personaggio, uomo o donna, serio o comico, musicalmente è sempre rappresentato dal coro. Si ha «mi ncll’/t nfiparmuo il documento significativo della trasformazione che si stava compiendo. Il personaggio drammatico. pur affacciandosi sulla scena della commedia musicale, non giunge ancora a liberanti dalla placenta del canto polifonico. che lo tiene impigliato, e rimane amorfo e indeterminato in seno alla marna corale. Perche il dramma musicale fosse possibile, bisognava trarlo fuori dall'indistinto fluttuare del tessuto contrappuntistico e porgli in bocca un canto che ne scolpisse la fisionomia individuale e ne precisarne il carattere singolo e inconfondibile, ciò che si poteva ottenere solo abbandonando il