precedenti dell'opera francete 240 biografo, egli si disimpegni) egregiamente, meritandosi unanimi consensi ('). Egli non ebbe però altre occasioni di mettere in evidenza il suo talento di cantore, poiché da quel momento prese a condurre una vita agitatissima. Dapprima, capitano in un reggimento pontificale, combattè sotto gli ordini d’un Colonna; poi, entrato al servizio del cardinale Antonio Barberini, l’accompagnò in Lombardia in qualità di segretario della legazione, incaricata da Urbano Vili di regolare la successione del duca di Mantova. Fu per l’abilità e la risolutezza dimostrate da Mazzarino che si segnò la pace di Gherasco, il 2 aprile 1631. Di ritorno a Roma nell’autunno del 1632, egli divenne Intendente generale del cardinale Antonio Barberini, e si trovò così in condizioni favorevolissime per valutare ed apprezzare la portata del movimento musicale, die in quegli anni si andava svolgendo nel mondo romano. Abbiamo già avuto occasione di accennare come in casa del cardinale Antonio convenissero i più illustri compositori e virinosi del tempo. In questo ambiente, allietato da feste, da spettacoli, da tutte le seduzioni della più elegante mondanità e del più raffinato gusto artistico, Mazzarino prese a condurre una vita brillante, interamente dedita ai piaceri; conosciutUsimo nel mondo teatrale, frequentatore assiduo delle accademie musicali che si tenevano in casa degli artisti più in voga, amico di cantori e cantatrici, e specialmente caro a quella I