La musica strumentale e religiosa 405 Hodie Christus natus est a sei voci, con basso continuo; un Veni Sancte Spiritus a quattro cori con accompagnamento strumentale (1613-1615); un Hochzeitsgesang (1619), scritto da Schütz per il matrimonio di suo fratello Giorgio con la figlia del libraio Friedrich Gross di Lipsia. Al 1619 appartiene la sua prima opera importante : una raccolta di salmi e mottetti in cui applica per la prima volta alla musica sacra tedesca lo stile recitativo e l’accompagnamento strumentale (1). « Questi salmi tedeschi » — dichiara Schütz nella dedica all’Elettore — « sono scritti secondo la maniera italiana » ; alla quale egli dice di essere stato iniziato dal suo amatissimo maestro Giovanni Gabrieli, celebre in tutto l’universo. Più oltre, nell’avviso ai musicisti, egli ci fa sapere ancora d’aver composto questi salmi in « stilo recitativo », quasi sconosciuto fino allora in Germania, stile che gli sembra il più adatto a tradurre efficacemente i testi sacri. Nella Storia della Risurrezioite, pubblicata nel 1623, Schütz manifesta analogamente la sua mira costante di conseguire la forma che meglio si presta ad esprimere le emozioni suscitate in lui dalla lettura delle sacre scritture. Il suo metodo è drammatizzante e condensatore. Egli non s’attiene pedissequamente alla lettera, ma vuol vivificare lo spirito della parola divina. Questo non gli riesce ancora che parzialmente ed episodicamente. Per una gran parte della sua opera egli rinuncia alla libera invenzione e adotta le formule del recitativo di cui Antonio Scandello, maestro di cappella alla Corte di Dresda, s’era valso per illustrare la narrazione evangelica, nella sua Historia der Auferstehung. Si tratta d’una greve e tarda melopea liturgica, in cui i modi e gli atteggiamenti comuni ai musicisti dell’epoca si fanno scialbi e incolori. In complesso, questo primo tentativo d’illustrazione e di commento d’un episodio evangelico, resta molto inferiore ai salmi che cronologicamente lo precedono, pur rappresentando nel divenire artistico del compositore ■''linieri; e non è improbabile che le parole dell’ultima di tali composizioni fossero dello stesso Schütz, che l’indirizza : « al gran Mauritio », langravio di Hesse a cui l’opera intera è dedicata. i1) Psalmen Davids sampt etlichen Moteten und Concerten, mit acht und mehr Stimmen, con basso continuo per l’organo, liuto, chitarrone, ecc., Dresda, 1619; ediz. Spitta, vol. II e III. 2e* — Capri.