INGHILTERRA Capitolo undecimo L’OPERA IN INGHILTERRA Sommario. — I. Caratteri generali. ■ Principali cultori inglesi della mu-sica polifonica. - Intermezzi musicali nelle commedie. - Shakespeare e la musica. - Primi tentativi di stile recitativo. - Effetti della rivoluzione puritana sull’arte musicale. - Trapasso dalla polifonia al canto monodico, e dal teatro parlato al teatro cantato. - Orientamento della musica inglese dopo la restaurazione. - Influssi italiani e francesi. -Accostamento graduale all’opera in musica. — II. Yita ed opera di Henry Purcell. - Altri musicisti inglesi dell’epoca. - Invasione dell’opera italiana. - L’italianismo di Haendel. - Tentativi inefficaci e inconcludenti per la creazione d’un teatro lirico inglese. 4 I. L’Inghilterra è sempre stata considerata un paese di scarse risorse musicali. E, in realtà, dal settecento in poi questo paese non ha dato all’arte dei suoni alcun contributo veramente originale e significativo, nè ha prodotto alcuna di quelle grandi personalità destinate ad improntare di sè un’epoca storica. Tutti i tentativi fatti da musicisti inglesi per costituire un’arte nazionale, non esclusi quelli che oggidì S1 vanno compiendo da parte di non pochi compositori egregiamente dotati, hanno sempre conservato un’indelebile impronta di derivazione riflessa ed epigonica. In Inghilterra notl s’è mai oltrepassata in musica la sfera dell’imitazione, che talvolta ha potuto innalzarsi fino alle soglie della vera arte, tal’altra ha invece stagnato nell’opaco grigiore dell’accademismo e dello scolasticismo ma, in ogni caso, non è punta mai a liberarsi interamente dalle formule acquisite e, ®nto meno, a crearsi modi di espressione nati dallo sponta-