O. B. Lililí e lo *viluppo ulterior« Mtopera 27S tutti il Re, poi l’Académie Krancaise, e finalmente Lulli, che non era certo il giudice meno severo e che, non di rado, lo costringeva a fare proprio il contrario di quanto pretendevano i due primi censori. Dal 1672, data della sua prima opera : Le« Fitea de l’Amour et de Bachus, al 1686, anno in cui Lulli terminò con -I eis et Galalkée la sua carriera di compositore teatrale, egli diede in media un'opera all’anno ('). Lulli dirigeva personalmente la sua orchestra, e ne aveva fatto la prima dell’Europa per la disciplina e il ritmo. Egli aveva come sostituti il violinista Lnluette (1651-1728), autore di mottetti e di cantate, Pascal Collasse (1649-1709) e Marin Marni* (1656--1728). Ma tutti dovevano restare subordinati alla volontà di Lulli che istruiva cantanti, suonatori e danzatori, preoccupandosi d’ogni più piccolo particolare e comunicando al suo teatro quell’impronta unitaria, organica, onnipresente che investe ogni dettaglio ed è il segno inconfondibile delle più grandi personalità direttoriali. Lulli curava personalmente la parte coreografica dei balletti, immaginava passi e figurazioni convenienti ai soggetti e ai momenti dell’azione; e quando le sue intenzioni non erano attuate com’egli desiderava, non esitava a mettersi a danzare davanti ai ballerini per far loro comprendere meglio come dovevano comportarsi sulla scena. Direttore del teatro, dell’orchestra, dell'allratimcnto scenico, delle scuole di musica dove si reclutavano cantanti e suonatori per l’opera, doveva pensare a tutto, provvedere a tutto; e lo fece per quindici anni, con instancabile fervore, con inflessibile volontà dominatrice e accentratrice, impedendo ai cantanti di aggiungere alla parte scritta fioriture ornamentali e note di passaggio, e fondando una tradizione direttoriale che divenne classica in Francia e in Europa. (*) Cadmut tl ttermion* (27 aprii* 1073); AUttlt (1# (rimalo 1674); n/t» (Il imoiio 1675); Lt CvmhI (17 ottobre 1#7S>. Alfà (IO granaio 107«); Ini (S granaio 1077); PftKi (I» aprile 1078); IttlUrephen (SI (rana» 1079); Prottrfitu (3 febbraio 1600); L* Iriompht d* t'Amtmr (31 granalo 1601); r»r./r (17 aprila 10*3); rwio. (6 granaio 1603); Amadit (18 ««inaio 10*4): RotUmd (18 granalo 1685); IdrUt nr te Fair (16 taglio I68S); U TrmfU dé te l’mii <20 ottobre 1085); Armidt tl Rtiutud (15 febbraio 1686); A cu •I OatetM« (0 MUamb» 1607).