298 G. B. Lulli e lo »viluppo ulteriore delfopera dal De la Laurencie * concisa ed elegante ». Non ostante la sua tecnica inesperta, dovuta agli studi saltuari, egli non inanca d’invenzione. Il suo discorso melodico assume talvolta la linea rigida e compassata di quello di Lulli, tal’altra si fa più flessibile e vario, più morbido e vocalmente espressivo. L'impronta popolaresca di certe inflessioni è una reminiscenza spontanea della canzone, che Destouchcs aveva coltivata negli anni della giovinezza. Thomas Louis Bourgeois nacque, secondo Titon du Tillet, n Digione verso il 1676 (*). Preferì le avventure d’un continuo pellegrinaggio alla vita sedentaria del funzionario di Corte, soggiornando in varie città e specialmente a Strasburgo, dove tenne le funzioni di maestro di cappella. Morì a Parigi nel 1750 o 51. Celebre specialmente per le sue cantate, Bourgeois lasciò pure due balletti dove la musica, per quanto affatto sprovvista d’originalità, è facile e scorrevole (*). Tutti questi musicisti, e altri che si potrebbero aggiungere, quali Jean-Joseph Mouret, Nicolas Pancrace, François Rebel, Frauçois Colin de Blamont, Pierre de la Garde, ecc., la vita dei quali si svolse nella prima metà del settecento, esorbitando cosi dal disegno che stiamo tracciando, non ap-IMirtano all'opera francese elementi essenzialmente nuovi e non ne allargano gli orizzonti. La psicologia dei personaggi vi rimane convenziouaic; il meraviglioso v’interviene ad ogni istante, a scapito dello svolgimento naturale dell'azione. Bandite le unità aristoteliche che reggevano l'edificio della tragedia neoclassica, l’opera non vi sostituisce una più profonda unità, nascente da interiori necessità di organici «volgimenti, anziché dalla rigida osservanza d’un precetto astratto, ma disperde e frantuma l'unità d'azione in una molteplicità episodica in cui sovente si smarrisce il filo conduttore CmtirM <27 dkatubr» 1712) ; MlMfK et ('altuo (2» norrmbr* 1714); Simiramis (7 dimnbr* ITI*) ; iati# tragodia In rw^M Mi di tipo tradii*» al». «H» qaall bisogna anriunir»r» ; t* Cmrumrml et u r«Uw (commcdiabalMIo, 3 grana» 1704); Im /Vanii in roIUboruìoa* con Uluil» (SI dkwbr» 1721); 1« Strati*m»* ié l'Ammwr (balta io. M mano 1728). t ’) Srwdo Doni unbW bine« nato noi' Hainaut vano il 107&. (■) Lee Amumn MfaW» (33 acotto 1711); L— Ftmètin A* la (39 aprila 171»),