1§0 La mitineo strumentale in Italia tomismo. Questo nuovo atteggiarsi della composizione strumentali' portò, da un lato, ad accentuare sempre più la preponderanza degli elementi decorativi sul contenuto dell’idea musicale e, d’altro lato, spinse i compositori a moltiplicare la varietà dei disegni e dei ritmi. La musica strumentale entrava nella sua fase più brillante; fase che culminerà in F. M. Veracini, Nardini, Locateli!, Tartini, Viotti. L'antica sonata che, a poco a poco, s’era emancipata dalle forme di danza, giungendo a chiarire ed affermare il carattere indipendente dei vari tempi, diviene ora la palestra in cui i virtuosi compiono le loro acrobazie; e finché il virtuosismo non si fa pletorico e parassitano, finché esso si equilibra e si armonizza coi più alti fini dell'arte, i compositori italiani effettueranno conquiste di valore non perituro. Ma il campo creato apposta per mietere gli allori del virtuosismo fu appunto il concerto, dove uno strumento, innalzato alla dignità di protagonista, predomina sugli altri, che assumono la funzione subordinata d’accompagnamento. L’orchestra assolve, per tal modo, il compito dell'antico basso continuo, di coi costituisce, in certo senso, la derivazione e l'amplificazione; tuttavia essa non si limita a fungere da cornice armonica e da sostegno dello strumento principale, ma assume una parte per sé interessante, che si svolge con quest’ultimo dialogicamente in varie combinazioni e intrecci contrappuntistici. I nuovi compositori si ricollegano sempre consapevolmente a) passato, fondendo tradizione e innovazione, conservazione e progresso. L'unità di tono, rigorosamente mantenuta dall'antica «mi*, a poco a poco, ottemperando alle nuove esigenze della sensibilità, é di quando in quando abrogata. Talvolta la modulazione ci porta alle tonalità relative. Si trovano dei concerti in eoi l’andante é composto alla sottodominante del primo tempo, stabilendo così il principio che fa eretto a regola costante dai sonatisti e sinfonisti del periodo elamico. Le due forme del concerto, quello da camera e il concerto grano, rispondevano perfettamente al nuovo ideale artistico. Nel concerto da camera lo strumento principale era accompagnato da un clavicembalo o da una spinetta; nd concerto grosso si avevano invece tre divisioni: il violino principale; il concertino formato da un quartetto d’archi (2 violini, noia e violoncello); il concerto gromo (donde il nome generico della composizione), costituito dal resto del-