Ito [hfiutiont • trasformazione (Ul melodramma e particolarmente del nuo soggiorno a Roma ('). Pare che dopo una lunga permanenza in questa città egli si recasse a Firenze, dove fu probabilmente in relazione con Cesti, poi a Venezia dove si diede all’insegnamento del canto. La sua condotta era sempre stata disordinata. Una grave offesa da lui recata ai Conta rini gli attirò l’odio di questi patrizi veneziani, che ordirono un complotto per farlo pugnalare a Torino dove si era rifugiato. Sfuggito all’insidia, riparò a Genova, dove nel 1681 fece ancora rappresentare un’opera. Ma nel febbraio del 1682 fu assassinato. fc curioso notare come questo genialissimo artista, che influì notevolmente su tutti i maggiori operisti italiani dell'epoca, non è menzionato da alcuno dei suoi contemporanei. La sua gloria non rifulse che al principio del settecento (*). È probabile che gli odi dei signori e dei principi ch'egli si era attirato dovunque (tranne forse a Modena) determinassero una specie di congiura del silenzio intorno a lui, precludendogli l'ingresso nei teatri di Koma e di Venezia, dove la fama dei musicisti acquistava risonanza europea. Non si spiegherebbe altrimenti come nessuna delle sue opere figuri nei repertori delle maggiori scene italiane. Le opero di Stradella furono conservate da un insigne mecenate, il duca di Modena Francesco II, fondatore della Biblioteca estense dove si trovano circa 150 composizioni di questo maestro. Altre sono disseminate in varie biblioteche d’Europa, e formano complessivamente una mole cospicua di lavori, fra cui ai annoverano 18 sinfonìe (per violino e buso, o per violino, violoncello e basso, ovvero per due violini e basso, anche per concertino e concerto grosso); 22 mottetti, piò dì 200 cantate, 8 prologhi e 6 intermezzi destinati a rappresentazioni di commedie e tragedie, arie, canzonette, pct» vocali da camera in gran numero, serenate, pastorali, intermezzi allegorici, ecc. Tra gli oratòri devono menzionarsi : S. Kdna l’ergine e Monaca, Kilcr liberatrice del popolo ebreo. 8. Giovemm Crisostomo, 8. Pelagio, Sma»**, S. Gto- ri Rovai* leutn : L'acca m Irii KiMt «a Italie SMU « Ka 4* la Multi** » M Uit|u< |*| Sri 1T03 Cìanritnbani *U»d. al trionfala naato dall* cantal. 41 Hm4a0a nai rancarti 41 Rana, a jmrttcolarmant» in qnaM ck» ai ta-aavana ani palano dal carminala Otlabaat.