La mtuica *aera in Italia wl «colo XVII 200 sciato un'impronta indelebile nella storia dell’oratorio. L’intera«« di quest’ojiera non deriva solo dal suo valore intrinseco e dalla grandiosità del quadro ch’essa ci presenta, offrendoci un’ampia ed organica sistemazione dei progressi compiuti dalla laude, ma anche dai contrasti stilistici che racchiude tra l’antico e il nuovo, in cui è il segno caratteristico della trasformazione che si andava operando. L’oratorio vespertino comprendeva una quarantina di feste fra quelle delle domeniche e quelle dei Santi, sì che a questi quaranta argomenti, desunti dal calendario ecclesiastico, corrispondevano quaranta sermoni, e a questi altrettante laudi d’uno stesso contenuto e d'una stessa formazione. Ora, il Teatro Armonico non è che un brano di calendario ecclesiastico parafrasato dalla poema, rivestito dalla musica ed »posto dal predicatore. L’Anerio vi ai mantiene a mezza strada fra il Soto e il Cavalieri. Il primo, con la laude polifonica era rimasto troppo strettamente legato all’antica tradizione; il secondo, l’aveva troppo sistematicamente e unilateralmente ripudiata. Cercando un punto di concilia-ziooe e d'equilibrio fra qorati due estremi, la musica det-l’A ne no colorisce efficacemente il racconto biblico dando alla laude una forma piò ampia e più varia e foggiandone un organismo letterario ben definito, che armonizza e subordina gli elementi molteplici che lo compongono a una sapiente ricostruzione dei fatti storici del cristianesimo. Col Teatro Armonico, che fonde tradizioni e tendenze diversissime e compendia l'evoluzione della laude dandole la sua forma piò perfetta ed organica, ha termine la fase preparatoria dell'oratorio. Siamo ancora lontani dalle grandi tele drammatiche ed epiche di Carisaimi e di Bach, ma siamo altresì lontani dalla rudimentale semplicità dei primi tentativi e c'innalziamo a più alte sfere di espressione. Nel Teatro Spirituale deH'Anerio il dialogo è rappresentato da tante parti quanti sono i personaggi. Ma vi sono anche dei passi in cui è semplicemente esposto. Emo d offre già tutti gli elementi essenziali dell’oratorio: racconto, rappresentazione uditiva, meditazione; ma questi elementi vi appaiono in una fase embrionale; e solo con l'accrescersi delle dimensioni, col perfezionarsi e completarsi della rappresentazione uditiva e, segnatamente, con l’invasione dello stile monodiro si effettuerà il passaggio dall'oratorio cm- 1* — Capei