68 La Camerata fiorentina e Claudio Monteverdi i III. Come Roma, la città fatta per i grandi pensieri, dove cantici di gloria sembrano trascorrere per l’infinito azzurro c il senso della bellezza antica (oggi mirabilmente rinnovata e riconsacrata) è diffuso nei cieli, fu il massimo centro della musica sacra corale saliente in largiti ondeggiamenti fino alle soglie dell’eternità, così Venezia fu la culla della musica strumentale, favorita nelle sue origini e nel suo sviluppo dalle disposizioni per l'opulenza coloristica, per la vastità prospettica e visuale, per le luci ampiamente effuse; disposizioni, in virtù delle quali essa fu naturalmente orientata verso quelle sfere dell’effetto strumentale in cui suono e colore, luce e armonia, ritmo e disegno sembrano fondersi nell'unicità del fregio decorativo e comporre una sola venustà di forme. Pittura e musica si fusero a Venezia per cantare la gloria della Repubblica. Le volte di S. Marco e le sale del Palazzo Ducale hanno un contorno sonoro d’armonie strumentali. I pittori coltivavano la musica. In un quadro del Veronese il pittore ha rappresentato sè con la viola da gamba; Tiziano col contrabasso; Bassano col flauto; Tintoretto con la viola da braccio. Il tema dei concerti è caro al pennello del (ìiorgione e di Bonifazio. Un'aura musicale circola nei paesaggi lirici del Tiziano e in quelli drammatici e tempestosi del Tintoretto. Nel gaudio e nell'ardore di quella primavera pittorica, che fa fiorire le carni come corolle e avvolge le figure e le messi nella stessa aureola dando alle rosee nudità un'interna fosforescenza che richiama riflessi di acque lontane, la luce diviene armonia, la pittura diviene musica. D'altro canto, le feste religiose e patriottiche in cui si spiegava con grande pompa di apparati tutto ciò che il genio, la ricchezza e le arti di Venezia potevano offrire di più sontuoso e magnifico, davano anche ai musicisti l'occasione di recare il loro contributo alia glorificazione della Repubblica; e a tali feste andavano congiunte cerimonie tradizionali e ricorrenze celebrative, come la commemorazione della vittoria di Lepanto, la scoperta della congiura di Ma-rin Falie.ro» i giorni di S. Marco, di S. Isidoro, di S. Marina e di S. Giustina, tutti legati a ricordi storici, cari al cuore