La musica strumentale e religiosa 399 D’altra parte, la poesia spirituale incaricata di fornire i testi che si cantavano a mezzo il sermone, con ufficio non dissimile da quello della laude oratoriana, doveva uniformarsi al vangelo del giorno, commentandolo e parafrasandolo. I testi di questi mottetti (conformemente al criterio di libera interpretazione della riforma, che riponeva il valore essenziale della fede nell’esperienza personale e nella riflessione interiore) dovevano essere di continuo rinnovati. I poeti si facevano un vanto di fornire testi sempre inediti ai cicli di mottetti, come più tardi ai cicli di cantate (’). I maestri tedeschi non tardano a prendere contatto con la corrente madrigalistica italiana che li induce a tentare la drammatizzazione del testo evangelico. Questa tendenza si accentua al principio del seicento, col prevalere delle idee riformatrici promulgate dal cenacolo fiorentino. Il mottetto accoglie anche in Germania tutte le conquiste del secolo XVII : il discorso melodico, il sostegno armonico, il recitativo drammatico, l’accompagnamento strumentale; e amplia le sue forme, trae dai suoi elementi costitutivi tutti gli effetti possibili di luci e di ombre, di gradazioni e di contrasti espressivi, identificandosi con la cantata sacra, in cui tutti i compositori tedeschi fanno le loro migliori prove. I limiti fra il sacro ed il profano non erano esattamente definiti. Le commedie d’argomento sacro, come la Philothea (1648), potevano essere cantate « tam in scena quam sine scena ». Si componevano anche in Germania come in Italia « concerti spirituali », e « madrigali spirituali », e l’obbiet-tività impersonale della polifonia cedeva il luogo alla soggettività individuale della lirica e del dramma. La Passione, nata in condizioni analoghe a quelle che produssero l’oratorio, è propria della Germania dove fu coltivata e condotta a maggior perfezione ed ampiezza di forme. Fino dall’antichità la narrazione della Passione di Gesù poteva farsi nella Chiesa cattolica con la lettura del vangelo in canto fermo (Passio). La Passione, come argomento di rappresentazione drammatica, ebbe grande fortuna nel medioevo, degenerando in seguito fino ad essere interdetta dalla Chiesa. Dal IV secolo dell’èra cristiana, s’intro- (*) Principali autori di testi mottettistici furono: Martino Agricola (1542); Nicolaus Hermann (1560); Homerus Herpol (1565); Barto-Joniàus Ringwalt (1681); Johann Hermann (1616).