H‘J Iai ( ' amerai a fiorentina e (’Intuito MonUvtnU Procedendo analogamente per ciò che concerne il canto, «»gli non s'appaga come Peri di conseguir» nella declamazione tragica la notazione esatta del discorso parlato, ma vuol tradurre l'emozione espressa dalle parole, far sì che la musica l**m*tri per il loro tramite nei più intimi recessi ddl'anima umana, rivelandola interamente. Il senso ed il valore della musica monteverdiana sta tutto in questo metodo di osservazione e d’imitazione delle passioni; e in ciò consiste altresì il grande program di Monteverdi sui fiorentini, che si limitavano alla traaposizione musicale della parola poetica, anziché tradurre liricamente il sentimento in essa contenuto, intensificandone la potenza comunicativa. I fiorentini avevano l>ensì giustamente rivendicati i diritti della poesia, ma avevano poi troppo sacrificati quelli della musica, asservendola alla trascrizione letterale del discorso parlato. Monteverdi distribuiti: »truwrnti a tmelierm: due clavicembali, due ormai di Ifpo. un orbano nyilf; »frumenti di batr armonica («oatcMnli U basso con-Iiuciò) : tri» con trabassi «li viola, due viole da gamba, due chitarroni ; »frumenti ad arre- da«» piccoli violini alla franerà*, dieci viole da braccio 'soprani. contralti. Ultori 0 bassi) ; etrumenti a /lalo. una tromba acuta, tre trombe con «ordina, quattro tromboni« da* cornetti a bocchino, flauti acuti c baMÌ. c due oboi. Anche ammettendo che delle dieci viole da braccio due «unissero alla parte soprana adempiendo a una funsione analoga a quella dei violini »«dl'orchestra moderna. > da caclnderai che 1*orchestra monteverdiana ai basasae »al violini, com’è del pari evidente eh esaa non a'imperniava aul quartetto d‘archi; «veder* altre»! la Cenala sopra 8. Jf arto. dove U carattere religioso non avrebbe comportato che un'orrhesirasioue »empii rianima. e dove invece Monteverdi ai compiace di sovrapporre an completo di disegni atrumentali pei quali impiega: dae cornetti, due tromboni. an trombone doppio, dae violini, viole da braccio e Torcano). L Orfti> non rappreaenta tuttavia per la atoria dei!'istramen Iasione an punto di partensa ma. al eoa trario. come Hugo (ioldsrhmidt ha dimostrato, Mima il vertice e il termine delTiatramea tastone antica. I meni impietrati qui da Monteverdi non differiscono icrtaw finimento da quelli aaaU dai maeetri del aecolo XVI. prima doila riforma fiorentina Quest« maeatri avevano a loro dispoaiaione una quantità di strumenti, eh* rea! non ai preoccupavano di raggruppare in aa compì ma omoft neo. t«e diverse famiglie strumentali i famigli* d’orfani, di viole, di liati. dì flauti, di tromboni, di cornetti) erano fra loro giastappcwt* e raddoppiavano le voci procedendo reciprocamente sena'ordine. sema uniti, aenra un centro orchestrale intorno a cui jrravita*** la massa sonora