Musica cameristica, orchestrale » religiosa 303 »’incontrano alcuni liutisti addetti al servino del re di Francia: Charles Edinthon, i fratelli Antoine e Jacques Dugui, Etienne Dugur. Nel 1582 Enrico IV, Re di Navarra e in procinto di salire al trono di Francia, aveva al suo servizio Héctor Vachier e Jean de la Fontaine; nel 1587 Samuel de la Roche, cameriere e suonatore di liuto che lo seguì a Versailles nel 1589. La regina Margherita di Navarra ebbe nella stessa qualità tra i suoi servitori Guillaume de Haspaud nel 1574; mentre alla Corte di Lorena appaiono durante il XV secolo i liutisti Loys Ogier dal 1517 al 1538, Jehan-Paul nel 1544, Jean Farnese nel 1582, Jacques D’Anagni nel 1590, Louis Clairiel nel 1601, Charles Bocquet o Bouquet dal 1594 al 160(5, autore di balletti rappresentati alla Corte e di pezzi inseriti nel Thesaurus di Besard. Al «li fuori delle Corti vissero numerosi liutisti indicati ila vari documenti : n Rouen nel 1557 (’organista della cattedrale Guillaume Montcuyt; a Digione Richard de Renvoisy, •-anonico della Sainte-Chapelle. A Lione troviamo dal 1568 »1 1573 Maitre Simon, suonatore e fabbricante di liuti (') del quale non si posseggono notizie biografiche. Accanto ai liutisti di professione, si vede crescere continuamente in Francia il numero dei dilettanti, appartenenti -iwcialmcnte all'aristocrazia. Un discorso anonimo del 1557 'U « la manière de bien entoucher les luca et guiteme» », stabilisce una classifica degli strumenti secondo il loro grado di diotinzione sociale in cui il liuto tiene il più alto rango, tino alla metà del seicento i gentiluomini e le dame assumono al loro servizio violinisti e chitarristi, ma non sdegnano di dedicarsi personalmente allo studio del liuto e di far mostra della loro abilità su questo strumento, che interrompe le brillanti conversazioni nelle gale dorate, portandovi una nota di sottile eleganza e di preziosa e galante malinconia. • I metodo di Le Roy è dedicato alla contessa di Retz. Caterina, principessa di Navarra, suonava il liuto e il mando-l'uo- Francesca D’Alencon, duchessa di Beaumont, |*ermette (') M. Brras md* usuarvi diaUToUtara. pabWkalo a Vimik mti IH7. dal *aala llaaa 0»rl« loia* quattro dant# par luairli nrUa ««•«* *•> 1SS2 Paran* i pacai dal Ointilrr tarano ristampali la notai»*» Mdrraa da Waaiainraki a Ckilaaotli.