114 Ihflumone « tra*formazione del melodramma sono: Didone (1641), Doriclea (1645), Giasone (1649), su libretto di Cicognini, che ebbe un successo europeo e l’anno seguente fu data a Monaco e Vienna; Eritrea (1652), Xersr (1660), Ercole amante (1662), ecc. Claudio Monteverdi aveva preso dalli» mani di Ferrari e Manelli il modello dell'opern romana; e, dopo qualche tentennamento, aveva creato con la Incoronai ione di Popea una nuova forma drammatica e lirica, fondendo insieme il recitativo e l’aria, la declamazione tragica e lo stile melodico della cantata. Francesco Cavalli adotta i procedimenti monteverdiani sviluppandoli, ampliandoli, imprimendovi il forte suggello della sua personalità. Artista eminentemente |>o|m>-lare, egli non mira agli allettamenti edonistici d'un sensualismo raffinato, ma all’effetto drammatico espressivo «I affer- MMupr* a Venni*, dove per SO anni »(li forni di open i principali miri IteaeM divenuto ri««, non laaciò mai la «ut funiioni olla Chiana di 8. Marco, iloir tu dapprima ornali tata (IMO), poteia maMirs di cappella dal 1068 Ano alla moria. Il suo vero noma ara Pier Franceaeo Caletti Brani. Il noma di Cavalli fa da lai adottalo rama attestai ione di graUtadlne par il patrillo Federico Cavalli. podeeti di Crema. uomo molta Mimato par iatitatioal heneirbe a utili riforma, che forni a Frannero I meati di rafani a Vallea la 11 mano IMA), dova l'anno aurreoaivo al ritrova fra i cantori della rappeila di fi Mareo. a dova rire rette l'Inarca araea te di Claudio Monteverdi. En allora abhaalaata frequente il raao che an aignon laaciaaae portare il proprio aoua a an ano protetto, a sarata aorta di adaaioae — che però non conferirà alla penona adottata ale un diritto — era apertalmente diffaaa a Veneaia. Il nome di Fraareec« Cavalli Ipn aotto il Utoto della aaa prima opera teatrale, rappneentità eoo me ceeao ael camerale del 1639 : e L* .Vane di Ttti e di Pelea. Opera ace«Ira di Orario Pantani a Sembra mari qaeato il primo libretto recante la dMtara di e opera arenira >. deatiaata a far forte aa. a ras la quale II WM vaile intitolare la aaa monogralta aal Cavalli, pubblicata a Veneaia nel 1916. La Vaeica Semita ét Preaeeare CoeM. I.'arTenlmento pi* attornio della vita di Cavalli fa II no viaggio la Francia, dove egli fa chiamalo aal 1660 dal Man arino par rimanga ralioae dal laatra. che l'architetto modeaeae Oaapara Vigaraai raatrahra alle TatDeriee, e Hm ara deatiaata ad acrogiien umrameate open italiane. [>eUe vicende di Cavalli a Parigi ai dorrà parlare a prapoaMa dalle ortgiai delTopera franceee Qal haaterà accennare che di lai fa raao rappreaeatate nella rapitale fraareee dee open Xeree Iti a» vemhn 1660), a L* crete Am»me (T febbraio 1663). entrambe .a rompreee e inadeguatamente apprettate