2 /.« origini del melodramma /azioni dpi comuni e delle repubbliche guerriere e marinare, (’individualismo centrifugo e dispersivo delle sette religiose ed ereticali, pullulanti dal ceppo evangelico alla imperturbata maestà della Chiesa di Roma, che consacrava vescovi e imperatori, restando arbitra suprema e regolatrice morale e spirituale del mondo civile. In questo tumulto di passioni e di energie, in questo fervore d’idee e di opere si faceva strada quell’amore per l’antichità che si è battezzato col nome di « umanismo », c che, richiamando alla vita autori dimenticati, restaurando monumenti e tradizioni, rintracciando codici e volumi, rievocando le vicende storiche della Grecia e di Roma, le gesta degli eroi, i lumi dei saggi, le norme e le forme del diritto, le figurazioni e le trasfigurazioni dei poeti, le epiche narrazioni degli storici, doveva dare al popolo italiano il senso delle sue origini auguste e vetuste, ricreare e consolidare l'immagine d’un passato in cui il presente potè specchiarsi col desiderio di assomigliarvi, di compenetrarsene sempre più intimamente, per quanto lo consentivano le mutate condizioni di vita. Uno strano profumo sorgeva dalla terra in quel tempo; profumo di misteriosa stagione, di rinnovellato aurore : quello <lella civiltà dissepoltA, delle statue preservate e conservale sotto le zolle. Grande dovette essere la vertigine della rivelazione, quando l’ansia dei grandi segreti si appagava, scoprendoli già risolti dai millenni, nta altri se ne annun eiavano. U maturità intatta e incontaminata dei mondi lontani ingegnava ai fiorì della nuova primavera qual forma nvrvbbe avuto il prodigioso frutto dell'estate. Raminghi per chinarsi su un marmo dissento come sullo specchio del loro domani, gli artisti andavano di città in città. pellegrini verso il mondo antico, come altri verso la Terra Santa; e sotto il loro passo si santificava qiuvta nuova terra dei miracoli. Così il risorto sentimento classico trovò in Italia una rispondenza immediata nell'anima nazionale e impelare; e, prima di isterilirsi neH'aceademismo. prima di stagnare nelle •ecche del secentismo e deU’anradia, fu manifestazione profonda ddl'anima della stirpe, anelante a ricongiungersi alle sue radici storiche e a far rifluire nelle sue vene tutta la linfa della tradizione. Xe abbiamo un magnifico exempio nella maestosa figura-