80 bersaglieri, ci grida : a voi l’Hermada ! Sulla vetta vi è in vista Trieste, a voi questo primo orgoglio! È un monito questo che ci fa dare il bando anche al più piccolo timore e ci fa intravvedere realizzato il sogno accarezzato da tutta la stirpe italica. Col calar della sera la battaglia che aveva divampato nella giornata pareva che cessasse, pareva che tutte le energie si fossero assopite ed i cannoni avevano affievoliti i loro tiri micidiali. 11 Capitano Luridiana comandante il Battaglione ne è per noi, oltre che di esempio, una sicura guida. Saliti i primi contrafforti e piegando a sinistra, ci introduciamo in un camminamento abbandonato dagli austriaci ove sonvi, oltre che morti, ogni sorta di armi, zaini, coperte e abiti a brandelli che gli austriaci stessi avevano abbandonati nella loro fuga sotto i tiri delle nostre artiglierie. Poiché l’oscurità è già profonda, procediamo cauti, finché il capitano giudica follia avventurarsi senza direzione, senza un punto fisso che ci indica la meta. Senza collegamenti, e ancor più per il timore di cadere in un’imboscata, decide di farci sostare in attesa dell’ alba. Avevamo intanto nella nostra ascesa radunati con noi i superstiti dei 25° e 26° Fanteria che nella giornata avevano aggiunto una nuova gemma di gloria alla loro Brigata. Questo alt ci parve provvidenziale, se non per rifocillarci almeno per assaporare un po’ di riposo. Ma questo alt non fu che di breve durata. Uno sbattere di arbusti ci fa presagire che qualcuno si avvicina. Forse qualche porta ordini. Qualche ufficiale di collegamento ? O qualche nemico sperso e vagante in