7. E la sua forza è sovra il dorso dei monti. Non il formidabile vallo in cui Fiume ha ritrovato le sue latine origini, difendeva l'Italia contro alla furia dei barbari, ma il brullo bastione delle Di­naTiche ignude. Stavano .ull'Alpe le legioni dei veterani. Si aiprivano sull' acque i profondi ap­prodi per le navi: Zara, Sebenico, Salona, Ra­gusa, Cattaro. E nelle isole dell'Arcipelago che videro la rotta di Demetrio, gli .almmiragli alza­vano arsenali ed abbattevano selve per costruire flotte di guerra. Questa terra di monti, d'approdi, e d'isole folte era la Dalmazia: una provincia di Roma. Tutte le città dalmate erano colonie e muni­cipi di diritto romano sin dall'età Augustea. I loro cittadini godevano gli stessi privilegi dei cit­tadini dell'Urbe. Diocleziano che in Dalmazia ebbe la sua cuna volle far compiuta l'opera della latinità e chiuse la Provincia nella Diocesi d'Italia. E abbando­nato l'Impero .i ritrasse presso Salona per co­struitvi quell'immenso palazzo di marmo e di macigno ove la buona morte lo tolse ai suoi tra­vagliati giorni. • .. . l'ordine del mondo uno .010, nè mai è 11··1