52 Ma purtroppo dovevano presto finire per me quei giorni, che poi di nuovo il destino si oppose. Il Reggimento doveva di nuovo assorbirmi ed anche costì passai il mio tempo nelle più care sembianze. Il primo anno è passato, e come il 9 maggio 1915 provava il mio cuore esserti lontano per la prima volta, oggi, un anno dopo, medita quei santo passato mentre quel sole che baciava le mie lacrime in quel 9 maggio, manda ancora quegli sprazzi argentei irradiando il mio cuore di un anno dopo. Asti, 9 maggio 1916. Un ruzzolone ... tra il Trentino ed il Carso. Ad Asti, ove ero destinato quale ciclista allo Stato Maggiore del Battaglione di Marcia, era in formazione il nucleo ciclisti che doveva essere addestrato ed allenato per un’eventuale trasferimento in zona di guerra a rinforzare i singoli Battaglioni già provati in precedenti battaglie. Ne era comandante il capitano Prina ed io pure anelavo farvi parte perchè la bicicletta esercitava su di me un fascino irresistibile ed una nostalgica attrattiva. Si doveva intanto partire per il campo ad Ovada e, dopo una ventina di giorni, raggiungere il 14° Reggimento sul Trentino a Monte Zebio. Ciò avveniva in agosto e trascorso il periodo di campo, sempre allo Stato Maggiore, raggiungemmo di nuovo Asti per partire per il Trentino toccando Marostica, S. Giacomo di Lusiana e Crosara. A Conco, ove il Battaglione avrebbe dato il contingente al 14° Reggimento, sostammo una quindicina di giorni in attesa che quell’operazione fosse effettuata