Ed ecco che ad un tratto la sorte felice si muta. i porti divengono deserti. i giardini sfioriscono. Sul verde Aulone. ove Cleobolo saliva a ralle grarsi del cielo sereno. batte un vento di tristezza: crollano le architetture del tempio famoso a cui il profondo Pitagora guidava le donne di Cotlone pelchè offrissero ghirlande di rose e cinti alla Dea propiziatrice delle caste nozze. I luoghi che videro tramontare la potenza di Annibale. tra montano alla lor volta poveramente. E a poco a poco dei superbi santuari di Metaponto non re· stano. in una pianura squallida e riaTsa. che quin dici colonne doriche coronate da un architrave. Un'ossatura di gigante abbattuto. che sembra .fi dare con la sua possanza i secoli e gli elementi . Nè Taranto potè sottrarsi alla decadenza pe nosa. Il violento spostarsi dell'Impero dall'Occi dente all'Oriente. dapprima. l'accentramento dei commerci marinareschi nei porti delle Repubbli che navali di poi. le tolsero lentamente la ricchezza e il prestigio. Ad una ad una crollarono le cento toni presidiate che guardavano i suoi due mari ove Botte innumerevoli aveano trovato altra volta rifugio. Tutto fu deserto e desolazione: feroci calarono un dopo l'altro a insanguinarla i barbari Re del Nord: calò T otila tra gli altri. e dimorò nella torre del Gallo dalla cui sommità. nel vespero, guardava cupidamente verso }'orizzonte aperto, ascoltando l'Jonio cantare. E peggio fu q uantl o , caduta Costantinopoli in 101