81 cerca di prigionia ? Ma appena che i passi furono ben marcati e che noi osammo chiederci conto chi fosse questo tizio, una voce echeggia sull’ orlo del camminamento ferma ed imperativa : Chi vi sta qui dentro ? Non spetta a lei saperlo se non dice Tesser suo, ribatte seccamente il nostro capitano. Non importa che lei sappia, rimbecca l’indesiderato venuto : chi è lei ? Il capitano Luridiana del 3° Battaglione ciclisti, risponde più seccato che mai il nostro comandante ! Ed io sono il colonnello Pellagatti, dei bersaglieri, ribatte lo strano errante ! Un brivido passò su di noi a questa risposta e non seppimo sulle prime lo scopo di questo diverbio imprevisto. I Bersaglieri non devono fermarsi, riprese : avanti! Non vi fu che seguirlo. Più avanti si avrebbe trovato il collegamento, e riprendendo un’avanzata stanca verso l’ignoto pensavamo dove poteva portarci questo colonnello a cui la meta fissata non era in quella notte che un’illusione che poteva portare alla disfatta un Battaglione reduce di tante battaglie e tante vittorie. Non tardò però a comprendere ciò che il nostro capitano gli esponeva, tanto che ci fece sostare di nuovo dopo una mezz’ ora di cammino tra rocce e sterili boscaglie. Ci fece costruire trincee provvisorie con dei sassi, ma la stanchezza non ci permise che queste fossero erette lestamente. Di collegamento intanto non vedemmo traccia, solo il cannone nemico ci indicava la direzione e l’orientamento mettendo, in pari tempo, la sveglia agli assonnati in cerca della vetta dell’Hermada.