73 dell’ alba pedalai lento e cauto e senza altre noie raggiunsi Piovega che albeggiava, affrontando la salita che conduce a Gemona. Arrivai in città con il cuore ancora pieno di emozioni per le avventure della notte, stanco ed assonnato. Mi rinfrescai ad una fontanella, dirigendomi tosto in cerca dell’accantonamento della sussistenza. Vi fui accompagnato da un caporale che a quell’ ora era di servizio per i viveri e che appunto colà si avviava. Non tardai oltre trovar mio fratello, lo riconobbi più dalla voce che dal portamento, e quale fu la nostra gioia intima ! Vi passai seco qualche ora poi ripresi il cammino a ritroso. Ultimata la discesa iniziale fui fermato ancora dai carabinieri ma, come sempre generosi verso i teneri affetti, mi consigliarono di allungare il passo. Raggiunsi Valvasone verso mezzogiorno ed entrai in compagnia fischiettando per non tradire la mia emozione. Compresi subito di averla fatta franca anche presso il comando della medesima. Di ciò mi rese subito edotto il tenente Turrini che mi attendeva con le spine nella pelle e con quasi il torcicollo per il lungo scrutare, e forse più stanco di me che avevo accumulato nelle mie gambe un’altra tappa fuori programma. Al mattino seguente ero in marcia col Battaglione alla volta di Cormons. Nostalgia. 24 maggio 1917. Oggi ricorre il 2° anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia. Quante passioni e quante angoscie in questi due anni ! Eppure nella dura vita, in cui attraverso alle sue vicende non vi